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Boom di vendite per il gioco da tavola Onestopoly, la versione grillina del Monopoly

Boom di vendite per il gioco da tavola Onestopoly, la versione grillina del Monopoly - Lercio

Città di Nanza (CE) – Oltre 50.000 edizioni limitate vendute solo nel mese di dicembre, la strenna natalizia per eccellenza del Natale appena passato, il restyling definitivo del classico gioco da tavola più famoso al mondo. Sono questi i numeri da urlo di Onestopoly, la versione penta-stellata del Monopoly, ennesimo successo lanciato nel mercato dalla Casaleggio Giocattoli Innocenti, dopo Annusa il rumeno, il primo gioco da tavola olfattivo, L’allegro omeopata, Forza 5 e il pupazzo Conte.

Onestopoly fonde perfettamente la meccanica originale del gioco con le innovazioni introdotte dopo una votazione in rete. I cartoncini sono stati riammodernati, via le vecchie Probabilità e Imprevisti, largo alle nuove Dichiarazioni a cazzo e Ripensamenti, annuncia Fioschino Marconi, Amministratore delegato della Casaleggio Giocattoli Inn. e ideatore di Onestopoly.

Rivisitate anche le storiche pedine: rimangono solo il fiasco e la pianta grassa. Al posto della candela ci sono gli occhiali di Toninelli e un dvd di Grillo sostituisce la pera. Per quanto riguarda la prigione sostanzialmente valgono sempre le stesse regole (ma non si tiene conto dell’immunità parlamentare), con l’unica differenza che in cella sarete in compagnia di appartenenti al clan del PD, la tassa di lusso è calcolata in quota fissa sul reddito e durante le fermate alle stazioni potrete incontrare Di Battista.

Fioschino sottolinea anche il valore morale ed educativo del gioco: “La vera rivoluzione di Onestopoly è che nessuno viene lasciato indietro. Chiunque può continuare a giocare anche dopo aver perso tutto, accettando però, di ripartire con mansioni differenti, come il facchino negli altri alberghi, il receptionist notturno o l’addetto alla pulizia delle camere, e comunque non si può andare oltre il terzo rifiuto“.

Tra le altre innovazioni tutti i giocatori sono tenuti a restituire la metà dei soldi presi passando dal via, la parte donata non andrà al banco ma a un fondo destinato ai piccoli imprenditori alberghieri vittime del gioco del Monopoly. Il gioco va avanti finché il banco non viene liberato dalla morsa dell’Europa o un giocatore riesce a sbattersene il cazzo talmente bene da sembrare Salvini. Onestopoly è vietato ai minori di 18 anni e si può giocare da 2 a 6 persone munite di cittadinanza italiana o regolare permesso di soggiorno.

Vittorio Lattanzi