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“Basta Pasqua variabile”. Gesù chiede al Vaticano una data fissa anche per la sua morte

"Basta Pasqua variabile". Gesù chiede al Vaticano una data fissa anche per la sua morte - Lercio

Altodeicie (LI) – “Perché non possiamo fare come per il mio compleanno? Che mi avete preso per Kenny di Southpark?”  Con queste parole piene di rabbia e frustrazione e anche mimando l’esultanza di Luca Toni, il duemillenne Nazareno Gesualdo, in arte Gesù, commenta  ai nostri microfoni la sua impellente richiesta appena consegnata a Papa Bergoglio in persona. Lo aveva già annunciato in conferenza stampa, noi lo abbiamo intervistato all’uscita del suo colloquio in Vaticano.

È davvero così importante per lei avere una data di morte?

G: “Non è tanto la data di morte, ma il certificato di resurrezione che mi dà problemi! A volte capita che devo rifarlo ogni anno perché coincide o addirittura viene prima della mia morte! Possibile che ogni volta che devo rifare i documenti sia il solito casino? Mi hanno fatto problemi pure per il reddito di cittadinanza. Che poi mi basterebbe fissare un giorno e un mese, l’anno mi pare che lo conosciate tutti. Anche Maometto ce l’ha!”

Lamenta di aver ricevuto un trattamento diverso rispetto agli dei delle altre religioni?

G: “Uno zimbello! Per dirvi la più clamorosa: non ho un tomba ufficiale, ne ho una ‘per tradizione’ a Gerusalemme. Ma vi rendete conto? Cioè da quella tomba c’è risorto uno e neanche ci mettete una targa o ci fate un segno per riconoscerla? Il figlio di Dio per giunta! Persino a quelli che adoravano i gatti gliel’hanno fatta e a me no. Invece, mettete la mia immagine da morto nelle aule e vi chiedete pure se sia giusto toglierla? Mettetecela voi sui vostri loculi la foto dopo che il Frecciarossa vi ha preso in pieno o dopo che il cancro vi ha divorato fino a ridurvi a pelle e scheletro, vediamo chi ci entra più in un cimitero. E poi mica ci stanno le piramidi o i sarcofagi nelle aule delle scuole egiziane! Chiedo solo rispetto. Come Fabrizio Corona”.

Quindi ci sono molte cose che cambierebbe?

G: “Sì, ovviamente, ma questa è la più impellente per me, sono comunque il figlio di Dio, una cosa per volta, poi sapete che non amo tornare quaggiù. Vorrei concordare anche un restyling della mia immagine, non se ne occupa più nessuno da secoli, pensi che da almeno 150 anni ho la riga a destra”.

Papa Bergoglio ha preso una posizione netta riguardo ai recenti scandali di abusi su minori, immagino lei abbia accolto questo atto con gioia…

G: “Sì, diciamo di sì, mi ha chiesto di mettere una parola buona col capo, una postilla sui 10 comandamenti: ‘Non violentare minorenni’, perché pare che scritto come ora non si capisce. Ma per il momento gli ho consigliato di modificare il testo delle Sacre Scritture nel passo in cui dico che i bambini mi facevano girare i coglioni, qualcuno deve averlo preso alla lettera. Ormai c’è la moda di fare come il Ministro Fontana, tutti interpretano quello che cazzo gli pare, peggio dei commercialisti. La burocrazia sta uccidendo questa religione”.

Qualora la sua richiesta non venisse accolta in Vaticano?

G: “Se le cose non dovessero cambiare sappiate che potrei decidere di non morire più per voi”.

Vittorio Lattanzi