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Ballottaggio Turchia: gli elettori potranno scegliere se votare Erdogan o essere sbattuti in carcere

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Instanbul (Erdoganstan) – Mancano pochissimi giorni al turno di ballottaggio che vedrà concorrere, per la carica di Presidente, Recep Tayyip Erdoğan, attuale capo di Stato, persona meravigliosa alla quale vogliamo tutti quanti tantissimo bene, e Kemal Kılıçdaroğlu, attuale capo di un’accozzaglia di oppositori politici che per qualche strana ragione sono ancora in libertà.

Erdoğan è alla guida della Turchia ormai dal 2003, all’inizio come Primo ministro, poi come Presidente e infine come Leader Supremo. Nel corso di questi venti anni, Erdoğan ha espresso posizioni neo imperialiste, negato il genocidio armeno, ristretto le libertà individuali, perseguitato la popolazione curda, favorito l’abusivismo edilizio, disposto l’arresto di centinaia di oppositori politici, giornalisti e avvocati. Nonostante questi risultati, una parte della popolazione e degli osservatori internazionali continuano a nutrire alcuni dubbi sul suo operato.

Dubbi che Erdogan spera di fugare una volta per tutte, provando, con queste elezioni, di essere un leader democratico: “Domenica prossima i turchi potranno scegliere liberamente se riconfermarmi alla carica di Presidente o, in alternativa, di ottenere l’assegnazione di un alloggio riservato con permanenza garantita a tempo indeterminato”.

Il suo sfidante, Kemal Kılıçdaroğlu, a capo di un’ampia coalizione di sopravvissuti alle epurazioni degli ultimi anni, è incredibilmente riuscito, nel primo turno delle elezioni, a impedire la riconferma diretta del “Sultano” che, come segno di benevolenza ha accettato, per ora, di lasciarlo in vita.

Dopo lo scrutinio del primo turno, lo staff di Erdogan ha mostrato stupore per i risultati insoddisfacenti ma anche per avere ancora la testa attaccata alle spalle. “Andrà certamente meglio al ballottaggio – assicurano i ben informati – anche perché abbiamo aumentato la paghetta dei bambini ai seggi“.

Francesco Conte