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Associazione dei Ritardatari scende in piazza contro il governo Berlusconi

Sonnecchio sul Brenta (PD) – C’è finalmente una data per la manifestazione nazionale dell’ASSORITA (Associazione Ritardatari Italiani) contro il governo Berlusconi. L’evento avrà inizio, secondo il programma, “Sabato mattina/primo pomeriggio, massimo-massimo domenica sera, chi primo arriva aspetta gli altri”.

Il segretario nazionale, Todetto Carìvo, ci ha tenuto a precisare che l’organizzazione ha richiesto uno sforzo considerevole che ha comportato lungaggini esorbitanti delle quali però non vuole assumersi tutto il merito. Carìvo ci tiene anche a precisare, per evitare fraintendimenti, che la manifestazione è contro il primo Governo Berlusconi. “L’iniziativa di questa manifestazione risale al 16 maggio 1994, cioè al giorno in cui il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha presentato il suo discorso al Senato per il voto di fiducia, attaccando i gravi ritardi della burocrazia e ponendosi l’obiettivo di accelerare il Paese! Parole che ci hanno intimamente addolorato e spinto a scendere in piazza”.

Gli associati, però, temevano che la manifestazione potesse essere strumentalizzata in chiave politica per cui scelsero prudentemente di attendere una situazione di maggiore tranquillità. “Poi però il Governo è caduto senza accelerare un bel niente, c’è stata la Guerra in Kosovo, l’11 settembre, il nuovo Governo Berlusconi, la guerra in Afghanistan, la guerra in Iraq, il nuovo Governo Berlusconi, poi il governo è caduto, la crisi economica, il nuovo Governo Berlusconi, ancora crisi economica, la pandemia, la guerra in Ucraina, poi Berlusconi è morto e, insomma, non si trovava mai un momento buono. Alla fine, però, ce l’abbiamo fatta, anche se con qualche imprevisto dell’ultimo minuto: mi si è liberato un appuntamento dal dentista proprio prima della manifestazione, ma comunque dovrei arrivare in tempo per l’inizio, altrimenti ho già dato mandato di cominciare senza di me che comunque sicuramente riuscirò ad arrivare prima della fine, sempre se il treno sia in orario e non ci siano ministri a bordo”.

Francesco Conte