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Amazzonia, scoperta una specie di scimmia meno intelligente di Bolsonaro

Amazzonia, scoperta una specie di scimmia meno intelligente di Bolsonaro - Lercio

Piromania (CO) – Ha un volto quasi umano l’esemplare di scimmia scoperto nella foresta pluviale amazzonica, in territorio brasiliano. L’animale, di sesso maschile – battezzato col nome di Idiota (che in portoghese significa “idiota”), nome latino Danilus Toninellins o ancora, Diegus Fusaris – è stato individuato da un gruppo di zoologi e antropologi dell’università Belculo di Fortaleza, mentre era intento ad accendere un fuoco per riscaldarsi con uno Zippo senza stoppino e una tanica di benzina.

Il team scientifico che ha scoperto il primate sostiene che abbia un quoziente intellettivo talmente basso da essere inferiore a quello del Presidente del Brasile Jair Bolsonaro.

Si tratterebbe di un animale socievole, vivace, freddoloso e molto stupido. «Il Danilus Toninellins è fondamentalmente un falso timido. La scimmia è stata per la prima volta osservata mentre rideva a un funerale; il secondo avvistamento è avvenuto mentre, divertita, giocava con il modellino di un ponte crollato pochi giorni prima e che aveva causato 43 morti, durante un programma televisivo brasiliano in seconda serata» spiegano gli scienziati.
«Il Diegus Fusaris è anche un animale trasformista: odia la globalizzazione e può diventare catto-populista a seconda della vegetazione. Nella stagione autunnale, cerca di diventare l’ideologo di un partito sovranista e socialista chiamandolo Vox Brasiliae, per poi subire l’oscuramento su Facebook e fare la vittima di un complotto demo-pluto-giudaico-massonico. Di solito vive in piccoli gruppi familiari costituiti da un maschio, una femmina e un cucciolo concepito dalla femmina con uno dei suoi amanti. Si nutre di foglie, frutti, germogli di fiori e si beve gli articoli di Imola Oggi».

La nostra redazione, da sempre attenta e scrupolosa nel controllare la veridicità delle fonti, ha mandato il suo corrispondente brasiliano – un esperto di cambiamenti climatici e di sesso (lo ha già cambiato 12 volte) – per una breve intervista con Idiota. Il dubbio era che non potesse esistere un essere vivente più imbecille di Bolsonaro.

Buongiorno Idiota, Jair Bolsonaro ha un piano segreto per lo sviluppo dell’Amazzonia che prevede la costruzione di una centrale idroelettrica, l’estensione della rete autostradale e lo spostamento di popolazioni non indigene all’interno della regione. Tutto questo causerà una ulteriore deforestazione del “polmone verde” del mondo già gravemente devastato dagli incendi. Qual è la sua posizione?

– A me sembra un’ottima idea. Nell’immaginario collettivo si pensa che in Brasile faccia sempre molto caldo. D’inverno fa un freddo della madonna pure qui, ben venga un po’ più di legna da ardere.

Rimaniamo sugli incendi. Bolsonaro ha prorogato di altri 30 giorni l’impiego dell’esercito contro le migliaia di roghi che stanno devastando l’Amazzonia. L’iniziativa resterà in vigore fino al 24 ottobre, quando si attende una diminuzione degli incendi dovuta all’arrivo delle piogge stagionali. Mi sembra una decisione che mette d’accordo un po’ tutti.

– Non me. Sul sito del Mago do Nascimento [ex collaboratore di Wanna Marchi, ndr] si prevede un periodo di siccità fino al 28 dicembre del 2025 alle ore 16 e 54. È la geoingegneria clandestina bellezza, alias scie chimiche.

Il presidente ha subito un attentato mentre partecipava ad un comizio. La coltellata ha ferito l’arteria mesenterica e l’intestino, Jair Bolsonaro ha dovuto sottoporsi a diversi interventi chirurgici che hanno compromesso il prosieguo della campagna elettorale per le presidenziali. Alla luce di questo, non le pare sia necessario un abbassamento generale dei toni per evitare altri episodi estremi di questo tipo?

– Bolsonaro avrebbe potuto evitare l’aggressione semplicemente indossando un cappellino di carta stagnola. Per quanto riguarda le ferite sarebbero bastati un bicchiere di acqua e bicarbonato al giorno e i fiori di Bach.

Un’ultima domanda, che lingua si parla in Brasile?

– Questo lo sanno tutti: il brasiliano.

Andrea Canavesi