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Allarme meteo: “Neve fino a luglio se Salvini giura di nuovo su Vangelo e Costituzione”

Allarme meteo: "Neve fino a luglio se Salvini giura di nuovo su Vangelo e Costituzione" - Lercio

Roma (Trentino Alto Adige) – Ennesimo allarme per il clima impazzito in Italia, ma per una volta il riscaldamento globale, con i suoi effetti paradossali, non è il responsabile. A causare le abbondanti nevicate, il freddo, il vento e il gelo di questi giorni è stato il giuramento da premier fatto da Matteo Salvini tenendo il Vangelo e la Costituzione in mano.

I meteorologi sono unanimi nel confermare questo rapporto di causa effetto, forti anche di un imponente studio sull’andamento climatico pubblicato dall’Università di Verga Torruta lo scorso autunno, che prende in esame un arco di tempo dal 1985 a oggi.

La ricerca mostra numerosi casi in cui è stata scoperta una correlazione tra dichiarazioni politiche ed eventi naturali straordinari, spesso catastrofici. La grande nevicata del 1985, ad esempio, è frutto di un discorso sul valore dell’onestà tenuto da Bettino Craxi durante il direttivo nazionale del PSI. L’alluvione che colpi il Piemonte nel 1994 è riconducibile alla dichiarazione del candidato a presidente della Regione e deputato di Forza Italia Enzo Ghigo: “Berlusconi è un esempio di limpidità giuridica, antisessismo e cura dei capelli“, così come quella del Veneto nel 2010 fu scatenata dalla frase del Presidente Luca Zaia: “La lega non è né razzista, né omofoba, lo giuro sul Mein Kampf “.

I meteorologi avevano quindi lanciato l’allarme: “Siamo in chiusura di campagna elettorale, può succedere di tutto“. E così l’ondata di gelo ha raggiunto il suo apice con la dichiarazione di fedeltà al Vangelo e alla Costituzione da parte di Matteo Salvini. Andata però al dì là delle più cupe previsioni, come confessa il Professor Vittorio Fries, luminare di climatologia a livello mondiale: “In 50 anni di carriera non avevo mai visto nulla di paragonabile alla stronzata di Salvini. Se siamo ancora qui a parlarne è perché il gesto è stato compiuto solo una volta. Un secondo gesto identico porterebbe a nevicate lunghe mesi e mesi, forse fino a luglio. Se dovesse poi ripetersi una terza volta, che una qualsiasi persona abbastanza razzista, fascista, xenofoba, ignorante, ambiziosa, omofoba, ipocrita e buona a nulla quanto il leader della Lega giuri di nuovo sulla Costituzione, potremmo assistere a un inverno simile a quello nucleare, dalla portata e durata inconoscibili. L’unico barlume di speranza è costituito dal fatto che non esiste nessuno abbastanza razzista, fascista, xenofobo, ignorante, ambizioso, omofobo, ipocrita e buono a nulla quanto Matteo Salvini“.

Il modello previsionale cui il dottor Fries ha dedicato molto del suo lavoro recente, si basa sugli stessi studi e sull’ultimo evento: “Visti i protagonisti della campagna elettorale eravamo certi che sarebbe accaduto qualcosa di straordinario, purtroppo il peggio deve ancora venire. Secondo il nostro modello, dal 5 marzo in poi la ‘lancetta del barometro’ potrebbe spostarsi da ‘Instabile’ a ‘Armageddon’“.

Gianni Zoccheddu