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33 d.C. Via Crucis, “Il cireneo lo ha aiutato a portare la croce: Gesù squalificato”

33 d.C. Via Crucis, "Il cireneo lo ha aiutato a portare la croce: Gesù squalificato" - Lercio

GOLGOTA – Un incredibile colpo di scena rischia di gettare un’ombra sulla gioiosa edizione della Via Crucis, la tradizionale corsa a ostacoli che si è svolta qualche giorno fa e che prevede quattordici stazioni con prova finale della crocifissione su una collina ecotossica.  Gesù da Nazareth, figlio di Giuseppe, cugino di Josafath, e buon amico di tutti in generale, aveva stabilito il nuovo primato mondiale completando le quattordici stazioni nel tempo record di un’ora e 28 minuti, guadagnando un ambito premio. Ora, però, il legnetto che gli era stato conferito postumo, rischia di essergli confiscato. La comunicazione arriva direttamente dal CIO (Comitato Israelitico Obbrobrioso): “Gesù, dalla quinta stazione in poi, si è fatto aiutare a portare la croce da un passante cireneo afferrato per la collottola, di nome Simone. Il record non può essere omologato: Gesù dev’essere squalificato”. “Abbiamo visto chiaramente l’aiuto del cireneo – continua il comitato – In più, abbiamo raccolto testimonianze dei presenti e l’intervento è perfino annotato nell’apposito capito del Vangelo che alcuni dei suoi discepoli avevano appena finito di vergare. L’irregolarità è chiara”.

Il procuratore di Gesù, Giuda Iscariota, ha subito vivacemente protestato, dicendo di non essere disposto a restituire i 30 denari ricevuti per la partecipazione di Gesù all’evento. “Il regolamento! Il regolamento non lo vieta! Non c’è scritto da nessuna parte, controllate meglio! Li ho già spesi quei soldi! Guardate che bella corda ho comprato, ideale per impiccarsi a un pittoresco albero di siliquastro (Cercis siliquastrum, L. 1758)!”. Intanto, però, anche il preparatore atletico di Gesù, Pietro detto Pietro, sta preparando la sua contromossa. “Ho già contattato Dio, il padre naturale di Gesù, e spiegato tutta la questione. Stiamo preparando il ricorso: Gesù è rientrato oggi per discutere i dettagli, dopo aver passato tre giorni nella sua villa in paradiso, durante i quali Dio ha esaminato il corpo di Gesù facendo importanti rilievi scientifici che lo scagionano da tutte le accuse”.

Il ritorno di Gesù sarebbe in effetti testimoniato da alcuni insoliti eventi che si sono verificati questa mattina presso il sepolcro in cui era stato scaraventato il corpo dell’atleta di Betlemme. Un gran terremoto ha infatti colpito l’area e numerosi morti sono usciti dalle loro tombe. Inizialmente, si pensava avessero dimenticato qualcosa o volessero esigere cambiali scadute.  Secondo alcune testimonianze, invece, i morti andavano in giro a spaventare gli uomini e a dire: “guardate il mistero dell’opera di Dio! Ecco, son redivivo! E ora, dove cazzo vado?” lasciando abbastanza stupefatti.

Pare inoltre che una donna, la Maddalena, abbia visto Gesù in piedi, accanto al sepolcro, mentre fumava svogliatamente e sia corsa a riferirlo al gruppo dei suoi undici allenatori, che non le avrebbero creduto finché Maria di Magdala non ha fatto un resoconto dettagliato di quanto aveva visto e citato la marca di sigaro preferita da Gesù. Tommaso, il più scettico del gruppo, avrebbe chiesto allora chiesto a Gesù: “Ma allora era tutta una messinscena? Quei chiodi erano di plastica?”“Avevo un’anima di scorta. Dovevano perquisirmi meglio” avrebbe risposto Gesù. Staremo a vedere quale sarà la prossima mossa del bizzarro campione di Betlemme.

 

Stefano Pisani