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Yara, l’esame del Dna conferma: l’assassino ha 2 orecchie

L’assassino di Yara Gambirasio, la 13enne trovata morta a Chignolo d’Isola il 26 febbraio 2011,  avrebbe due orecchie. I Ris di Parma sarebbero giunti a tale conclusione dopo aver isolato le tracce di Dna prelevate dai leggins della ragazza e averle fatte analizzare da un equipe di scienziati, biologi e spettatori di Quarto Grado. Si tratta di una svolta, potenzialmente decisiva, che arriva in un momento molto difficile delle indagini.

“Siamo molto soddisfatti per la scoperta, adesso il cerchio si stringe attorno a poche decine di milioni di sospettati”, ha rivelato il procuratore Giannetto Tortellacci, esternando un cauto ottimismo dinnanzi alle centinaia di giornalisti presenti alla conferenza stampa.

Le analisi precedenti avevano già confermato che l’assassino fosse un uomo bianco di razza caucasica, che avesse due mani e che non amasse particolarmente la Torta Sacher. La soluzione del caso potrebbe essere quindi a un passo, considerando anche che a breve arriveranno i referti riguardanti la musica preferita dall’assassino.