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ULTRA’ PRENDE LA TERZA MEDIA: ESPULSO DALLA CURVA

ULTRA’ PRENDE LA TERZA MEDIA: ESPULSO DALLA CURVA - Lercio
foto: Wikipedia

CORNI ACUMINATI (RN) – Una vicenda che ha dell’incredibile quella capitata ad Alfonso Giustiniati, un giovane ventitreenne come tanti, che ama tifare per la squadra della sua città mentre mena a sangue un tifoso ospite che aveva chiesto indicazioni per la toilette. Ma la sua passione, la sua grinta, il suo sostegno ai colori sociali della Corni Acuminati FC non sono serviti a niente quando, qualche giorno fa, si è presentato in curva con il suo fresco diploma di terza media, che tanto dolore e fatica gli è costato al corso serale per saldatori.

“Io ho sempre pensato al bene della squadra, ai giocatori della squadra, a dove abitano, a dove vanno a scuola i loro figli, e a come posso rapinare i loro genitori se si permettono di perdere il derby. Ma ho anche studiato, ogni sera, per un anno intero. Dalle grandi civiltà come i Fenici alle meraviglie dell’uomo come il Ponte sullo Stretto. Dalle grandi scoperte come la catena per il gabinetto, ai progressi della tecnologia come l’euro dispari quando vai a comprare il nuovo Iphone. Tutto. E gli altri ragazzi della curva non me l’hanno perdonato: m’hanno cacciato senza che avessi avuto il tempo di declamargli il ‘Cinque Maggio’. Che per noi è pure una brutta data visto che c’abbiamo la trasferta a Sottecchi, e lì è dura forte…”

“Io l’aggio visto ad Alfonse quanto è benute a parlaro con il suo foglie nuovo! L’aggio visto bbuono!”, commenta un suo ex amico ultrà, “Si vedeva da lontano un figlio che si credeva più brave e accultureggiato di noi! Noi non abbiame bisogno di un foglie di carto per essere voluti bbene! Noi abbiamo la squadra! I giocatori! I loro figli impriggionnati se non segnane! Che ce ne freca delle tabbelline! Io fino a sei saccie contare, che tanto non s’è mai viste che i Corni c’arrivene a sei gol, massimo tre, quando ci va bene!”

Una vicenda dura e triste di un mondo che non ammette differenze eclatanti di pensiero, ma che non ha intaccato la determinazione di Alfonso: “Voglio sperare che un giorno verrò riabilitato. Da domani però farò qualcosa che non ho mai fatto: vedrò una partita dei Corni Acuminati, finalmente. Prima, ogni settimana, andavo allo stadio solo per menarmi con i tifosi avversari. M’hanno parlato così bene di questo gioco del calcio che ora sono proprio curioso di vedere di che cosa si tratta”.