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Sperimentata in Italia la prima rissa per il parcheggio tra auto senza pilota

Sperimentata in Italia la prima rissa per il parcheggio tra auto senza pilota - Lercio

Cuneo – Prima o poi doveva accadere. Una tecnologia sempre più avanzata, superiore persino a quella di un rasoio per i peli del naso, era destinata un giorno ad abbattere l’ultimo diaframma che separa la macchina dall’uomo: l’autocontrollo. Con il quale non intendiamo il volante per manovrare l’auto ma la capacità di dominare le proprie pulsioni.
E questo cruciale passo del progresso non poteva che verificarsi nella città che da circa 3000 anni rappresenta una crescita continua nel glorioso percorso dell’umanità: Cuneo.

Nel capoluogo del piemonte meridionale, da sempre spauracchio per tutti i guidatori che si rispettino, questa mattina si è infatti consumata una clamorosa rissa per il parcheggio di via Porta Mondovì, uno dei pochi gratuiti nei pressi del centro. Nulla di strano se protagoniste della lite non fossero state una Fiat Palio 1.7 TD e una Alfa Romeo Arna SL. Oltre alle scarsissime probabilità di imbattersi già in uno solo di tali modelli, figuriamoci in tutti e due nella stessa situazione, a destare scalpore è stato soprattutto il fatto che entrambe le auto erano modelli sperimentali senza pilota che il colosso Uber sta testando a sorpresa sulle strade della provincia Granda.

Dopo essersi contese l’unico posto ancora disponibile le due vetture hanno cominciato dapprima a rivolgersi leggeri colpi di abbaglianti, seguiti da strombazzate di clacson che hanno originato un’escalation che ha portato prima a minacciose reciproche sgasate sino a veri e proprio spintoni a colpi di paraurti. Ad avere la peggio è stata la Palio, poiché richiamati dalla colluttazione sono giunti sul posto i familiari dell’Alfa Romeo, due Alfette, un Alfasud 1.2 e una Golf Nera Diesel con vetri oscurati, che hanno infierito sulla povera berlina torinese.

Soddisfatti, comunque, i tecnici del colosso californiano: “Sarebbe facile per chiunque avere successo tra le vie di San Francisco, città in cui appena scendi dal letto e ti dirigi verso il bagno, un guidatore a 10 isolati di distanza si ferma per farti attraversare. Invece noi abbiamo voluto eseguire i nostri test in una città in cui il pericolo si annida dietro ogni freccia non attivata o precedenza non concessa: chiedete ai torinesi!

Ad ogni modo gli ingegneri di Uber hanno garantito che i prossimi test saranno ancora più attendibili: “Una lite per un parcheggio autorizzato non è ancora il risultato cui vogliamo arrivare. Il prossimo step cui puntiamo sono veicoli che parcheggeranno direttamente in doppia fila o sui marciapiedi di scuole e ospedali e vetture senza pilota ma con il cappello“.

Augusto Rasori