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“TotoMorto” nelle case di riposo, GdF scopre giro di scommesse sui decessi degli anziani

"TotoMorto" nelle case di riposo, GdF scopre giro di scommesse sui decessi degli anziani - Lercio

Val di Lacrime (Ba) – È stato definito “Il più grosso scandalo economico dopo l’acquisto di ‘El trivela’ Quaresma da parte dell’Inter”, quello emerso dalle indagini condotte dalla Guardia di Finanza su oltre 400 case di riposo in tutta Italia. Un gioco macabro fatto sulla pelle di poveri vecchietti, ospiti nelle strutture, e che fruttava più di 50 milioni di euro annui.
“Il meccanismo era molto semplice – spiega il Col.Ten.Amm.Geo.Rag.Giacomo Jeopardy, capo dell’operazione – si scommetteva sul decesso o meno di un determinato ospite della casa di riposo nel breve o nel lungo periodo. Per fare qualche esempio: arrivava un tizio con cataratta, cinque bypass, un polmone in meno e la tessera gold del Milan? Dieci a uno che non superava i sei mesi. Venti a uno che non arrivava ad un anno. E cento a uno che arrivava a tre anni di vita (se di vita poi si può parlare). Ed era ammesso tutto, o quasi, per vincere la scommessa. C’erano dentro tutti: assistenti, infermieri, direttori, addetti alle pulizie, parenti e in alcuni casi persino i pazienti stessi. Così funzionava questo macabro gioco del “Totomorto”.

A far scoppiare lo scandalo Don Nizzetti Gaetano, prete in pensione, ospite della struttura: “L’unica regola del Totomorto era che il paziente dovesse morire per cause naturali: niente pillole non prescritte o veleni vari. Anche se la bastardata, e mi scusi per il termine, era sempre dietro l’angolo. Rammento che il signor Bruto Garnella portò nella sala dell’Ammiraglio Eusebio Catatonico, ufficiale di marina di novant’anni che aveva appena subito un prolungamento del pene, una badante ucraina che nel proprio Paese era conosciuta col nome di Irina l’idrovora. Inutile dire che il Catatonico si è subito avventato sulle dieci pillole di viagra che teneva come estrema riserva e ha assaggiato, Dio perdoni le mie parole, le qualità della badante”.

Ma l’Ammiraglio Catatonico era al corrente del piano: “Conoscevo il trucco di Garnella per provocarmi un infarto, ma io ho fatto cinque guerre mondiali, resistendo alle tentazioni dell’amore per mesi e anni e decenni. Quanto tornavo a casa da mia moglie facevamo all’amore per settimane. Tanto che me ne ripartivo e lei sfornava figli in quantità. Pensi che una volta sono stato via per dieci anni, ritorno, e avevo un figlio di sei e due gemelle di tre. Quando si dice l’italica mascolinità! Quindi il viagra mi fa una cippa. Mica come Garnella che non riesce manco a alzare il suo bastone, figuriamoci qualcos’altro”.

L’indagine ha portato a decine di arresti e centinaia di avvisi di garanzia. Laconico il commento di Don Nizzetti: “C’erano pecorelle smarrite in questi luoghi. Scherzare su una cosa così importante come la morte, il motivo per cui campiamo noi cattolici è una vergogna. È una cosa grave, è proprio una puttanata. Dio mi salvi! Una puttanata degna di una prostituta vestita solo con un tanga, con dei grossi seni e un culo a mandolino da infarto”, ha detto prima di cadere stroncato al suolo, sommerso dalle grida di giubilo dei vincitori, visto che era dato 3 a 1.

Davide Paolino

Davide Paolino