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Studio sul magnetismo: “Gli afroamericani attirano i proiettili”

WASHINGTON – Si fanno sempre più accese le proteste contro le discriminazioni tra bianchi e neri negli Stati Uniti d’America, ma la recente ricerca pubblicata dal Kentucky Kaleidoscopic Kabbala institut of research (KKK) condotta dal Prof. Eight Brown Peepol, potrebbe rivelare che si tratta solo di un malinteso. Gli agenti di polizia sono accusati di uccidere troppi pochi cittadini bianchi in confronto a quelli afroamericani, suscitando così il sospetto che dietro a questa disparità si nascondano questioni razziali. Al fine di abbattere la disparità, la National Rifle Association, il sindacato che raccoglie i vertici delle maggiori industrie di armi da fuoco degli Stati Uniti, si è impegnato a promuovere crescenti offerte 3×2 sull’acquisto di proiettili, caratterizzate dallo slogan: “Più pallottole volano, meno bianchi la scamperanno”.
Non è d’accordo il professor John Brown, che assieme alla sua equipe ha condotto lo studio che metterebbe in discussione ogni ipotesi congetturata fin ora.
“Confrontando i rapporti degli agenti di polizia coinvolti – racconta il professor Brown – ci siamo accorti di una discrepanza tra i bersagli mirati e quelli colpiti. Nella maggior parte dei casi gli agenti mirano alle gambe, eppure i proiettili vengono poi ritrovati negli organi vitali.”

L’equipe del professor Brown però non si è fermata alla ricostruzione degli eventi, ma ha voluto procedere con analisi più approfondite. Secondo lo studio pubblicato, il sangue degli afroamericani conterrebbe, oltre al ritmo, maggiori quantità di ferro magnetizzato, rispetto ai cittadini bianchi. Gli organi più irrorati dal sangue, dunque, produrrebbero un campo elettromagnetico simile a quello di una calamita, attirando così il rivestimento d’acciaio dei proiettili in dotazione alle forze dell’ordine. Ulteriori ricerche sono attualmente in corso per accertare se il fenomeno sia sufficiente ad attirare i proiettili direttamente dalla canna della pistola, nel momento in cui gli agenti si chinano sopra i sospetti già immobilizzati a terra.
Il capo della polizia di Detroit ha commentato la scoperta: “Ora che la scienza ha fatto chiarezza, mi auguro che i negri la smettano di credersi perseguitati. Da oggi in poi, per rendere più sicura la nostra città, l’acciaio dei proiettili in dotazione ai nostri agenti sarà sostituito con dell’uranio impoverito, già ampiamente utilizzato in tutta sicurezza dall’esercito.”
Il regista Spike Lee, da sempre attento alle questioni razziali, ha affermato: “Finalmente ho capito perché la memoria del mio smartphone si resetta quando lo metto nel taschino”

Marco da Luccafòra