Cerca
Close this search box.

Studente fuori sede aggredito dalla sua biancheria sporca

Studente fuori sede aggredito dalla sua biancheria sporca - Lercio

Bologna – Sono ancora riservate le condizioni del giovane universitario marchigiano ricoverato all’ospedale “Gianni Morandi”, nel capoluogo emiliano. Sergio Mancinepaolinemorbidegiacomegiovannemarinelli, che per praticità chiameremo solo col cognome Mancinepaolinemorbidegiacomegiovannemarinelli, studente del DAMS di 34 anni, fuoricorso da 41, è stato descritto da tutti i suoi compagni come uno studente modello, tutto il giorno chino sui libri, nel senso che trascorre le ore diurne addormentato sui volumi aperti per riprendersi dai bagordi della notte precedente. Un compagnone gioviale ed estroverso ma che, a detta dei suoi conviventi (con cui divide un trilocale di 18 metri quadrati ad appena 1600 euro di affitto mensili), non brilla propriamente per la propensione all’igiene, sia personale sia di abiti e lenzuola.

Bravissimo ragazzo, e rolla dei carciofoni spettacolari anche con una mano sola, però minchia se puzza! “ – ci dice una sua compagna di appartamento, studentessa di Astronomia, che preferisce rimanere anonima se non per il segno zodiacale: capricorno con ascendente bilancia, ah, e luna in pesci – “Stavamo per votare di cacciarlo e cedere la sua stanza a un muflone sardo iscritto alla facoltà di Ingegneria ma poi il bovide ha sentito un’intervista a Poletti e ha avvertito forte l’incentivo a laurearsi prima del previsto e la stanza non gli serviva più, così abbiamo deciso di concedere un’altra possibilità a Sergino, a patto che superasse la sua idiosincrasia per la pulizia”.

Ma Mancinepaolinemorbidegiacomegiovannemarinelli non deve aver colto questa seconda occasione perché ieri sera è stato selvaggiamente aggredito e malmenato non appena entrato nella sua stanza.
Ho sentito chiaramente il rumore di ceffoni e le urla,” – confessa Abu Bakr, studente al terzo anno di Jihadismo e demolizione dei valori occidentali, mentre si guarda un porno su internet scolandosi una birra – “ma credevo fosse uno dei coinquilini che non ne poteva più della condotta di Sergio; però quando sono andato in cucina a recuperare la mia copia di “La rivista degli annunci di lavoro che gli italiani non vogliono più fare”, una rivista con annunci di lavoro che gli italiani non vogliono più fare, ho visto che gli altri ragazzi mi hanno guardato con stupore poiché pensavano, invece, che fossi io a massacrarlo di botte, così ci siamo precipitati nella sua stanza e abbiamo assistito a una scena sconvolgente”.

Secondo le testimonianze raccolte, Mancinepaolinemorbidegiacomegiovannemarinelli era tenuto per le braccia da un lenzuolo che non veniva lavato da un paio di stagioni, mentre alcuni calzini, ovviamente spaiati, che erano rimasti rinchiusi per circa un anno nel cestone della biancheria, lo prendevano a schiaffi con violenza, e un paio di jeans, che non vedeva una lavatrice dai tempi del liceo, lo riempiva ripetutamente di calci nelle palle.
Il tutto mentre diverse paia di mutande, che probabilmente mai avevano toccato l’acqua sin dall’uscita dalla loro confezione, saltavano sul suo letto come cheerleader, incitando i compagni a massacrare il ragazzo di botte.

Solo l’intervento di una squadra di pompieri dotati di speciali estintori caricati a Dash ha potuto placare la furia della biancheria inferocita e permettere di soccorrere il giovane, che ora rischia anche una multa dall’Ufficio di Igiene, mentre ai suoi aggressori è stato concesso di continuare a utilizzare la sua stanza, a patto che nel frattempo provino almeno a dare qualche esame al posto suo.

Augusto Rasori