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Sisma Marche. “Pericoloso farlo a casa”: Protezione Civile monta tende per le prostitute

Sisma Marche. “Pericoloso farlo a casa”: Protezione Civile monta tende per le prostitute - Lercio
Foto: Ralfdix

Porto Sant’Elpidio (FM) – “50 euro con adeguamento antisismico, 100 senza“, ecco come è cambiato il mercato della prostituzione dopo il sisma che ha messo in ginocchio le Marche. Ormai sono sempre più rare le ragazze che accettano incontri in abitazioni che non hanno subìto, negli ultimi anni, un intervento di consolidamento della struttura.

Non c’è nulla che distrae più di una scossa di terremoto – racconta ai nostri microfoni una prostituta che vuole restare anonima e che noi chiameremo Novità appena arrivata sesta di seno chiamami non te ne pentiraiti fa ricominciare da capo e non riusciamo a simulare perché rimaniamo pietrificate, non possiamo lavorare in queste condizioni“. “Anche i nostri clienti hanno paura – prosegue Giapponese 19enne sensuale proprio come da fotol’altra sera un ragazzo ha voluto farlo in piedi appoggiato a un muro portante. L’unica cosa che possiamo fare è esercitarci con delle prove di evacuazione e uscire nude in strada insieme ai clienti, ma ora andiamo incontro all’inverno, non si può andare avanti così“.

Il grido d’aiuto delle prostitute non è rimasto insascoltato. La Protezione Civile, infatti, ha annunciato che verranno montate 3000 tende lungo gran parte della Statale Adriatica, da Porto Recanati a Porto D’Ascoli, per permettere alle ragazze di lavorare in sicurezza. Anche la solidarietà degli italiani non si è fatta attendere: oltre alle richieste di servizi delle professioniste per far ripartire il settore, sono arrivati anche centinaia di pacchi contenenti profilattici, gel lubrificanti, sex toys, vestiti succinti e profumi di quart’ordine.

Un grazie alla Protezione Civile è arrivato da Matteo Renzi, che si è complimentato per l’ottimo e puntuale intervento.  Il premier, inoltre, ha promesso a trans e prostitute che potranno continuare a non pagare le tasse anche il prossimo anno.

Vittorio Lattanzi e Eddie Settembrini