Cerca
Close this search box.

Siria. Giornalista di guerra si fa tatuare il Corano sul collo ed evita la decapitazione

Siria. Giornalista di guerra si fa tatuare il Corano sul collo ed evita la decapitazione - Lercio
(Immagine elaborata dalla Redazione)

INK CITY – Walter White, giornalista del prestigioso New York London Times, aveva saputo che sarebbe stato mandato a fare il corrispondente di guerra in una delle aree più birichine del Pianeta: il Medio Oriente. E il rischio di essere sequestrati e decollati (non necessariamente in quest’ordine) era più che concreto. White, in quanto giornalista occidentale e con un bel collo affusolato, è stato infatti catturato appena arrivato in Siria. Ma prima di partire aveva avuto una grande idea: “Mi tatuerò il Corano sul collo, così non potranno decapitarmi”. Nessuna sura, infatti, autorizza un musulmano a levare il coltellaccio sul sacro testo del Corano. “Per farlo – continua un White spanfierone – avrebbero dovuto prima cambiare religione. Ma se cambi religione sei fuori dall’Is e sei un nemico, quindi devi decapitarti da solo; insomma, per me era una situazione ottimale“.

Secondo il suo resoconto, la scoperta di un tatuaggio dei versetti del Corano ha gettato scompiglio, creando immediatamente un conciliabolo di Dottori della legge maomettana presenti tra i tagliagole. “I tatuaggi sono proibiti perché contaminano – bofonchiavano – ma può la Sacra Scrittura considerarsi una contaminazione? Oy vey, Oy vey!” e tendevano ad accecarsi reciprocamente.

Uno dei boia, quello incaricato di avere idee brillanti, a un certo punto aveva proposto una soluzione: “Facciamo rimuovere il tatuaggio e decapitiamolo, il tutto prima che tramonti il sole”. I Saggi presenti tra i tagliagole si sono allora accarezzati le barbe per quarantacinque minuti e gli hanno quindi replicato che il Corano non può essere avvicinato né con un laser, né con un ago da dermoabrasione né con peeling chimico profondo con acido tricloroacetico a concentrazioni superiori al 35%, e lo hanno decapitato. “Alla fine, prima di rilasciarmi, non sapendo cosa fare mi hanno portato in adorazione su una lettiga da una Moschea all’altra, per farmi leggere. Nel senso che mi leggevano, non che leggessi io. La sera, poi, 72 vergini si davano il cambio massaggiandomi il collo con olio d’alloro. La cervicale che mi affliggeva da anni mi è completamente passata” – conclude White – “l’anno prossimo ci torno, ma il Corano me lo faccio tatuare sul cazzo”.

Stefano Pisani