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Servizio shock delle Iene: “Totti prendeva soldi per giocare con la Roma”

Servizio shock delle Iene: "Totti prendeva soldi per giocare con la Roma" - Lercio

ROMA (Stadio Olimpico) – Nei giorni già difficili per l’addio alla squadra capitolina, dopo 24 anni di militanza, da parte di Francesco Totti, i tifosi della Roma subiscono una nuova, scottante delusione: secondo uno scoop del nuovo reporter delle Iene, Gianni Sòddaaalazzio, già noto blogger per il Fatto Quotidiano (e perciò si sente un vero giornalista), er Pupone per tutti questi anni avrebbe ricevuto del denaro per giocare nella squadra giallorossa.

Crolla, così, la inossidabile immagine del giocatore considerato una bandiera da tutti i suoi sostenitori, ma anche da quelli delle squadre avversarie, che credevano avesse disputato 619 partite e subito la rottura del legamento crociato e decine di altri infortuni solamente per amore della casacca.

Me se spezza er core” – ci confida in lacrime Oreste – “Tutti avemo creduto che giocasse pe’ rendece felici e invece mo’ scoprimo che l’ha fatto pe’ li sordi…”
Ci va giù ben più pesante l’arzilla Annarella, da 108 anni indefessa supporter romanista: “’Sto nfamone! L’ho trattato come fosse mi fio! Del resto mi fio m’è stato sempre a fregà la pensione!

Ilary Blasi, ha saputo dell’incresciosa vicenda solo durante le riprese della puntata che andrà in onda stasera e si è detta  sconvolta nell’apprendere quanto ha guadagnato suo marito per tutti questi anni: “Mi ha sempre soltanto detto che usciva per andare a giocare con gli amici. Pensavo così che toccasse a me portare a casa la pagnotta, altrimenti col cazzo che mi sorbivo anni di umiliazioni alle Iene e la compagnia di quello stronzo di Mammuccari! Ma il mio ruolo di giornalista mi impedisce di fermarmi solo perché è coinvolto mio marito. La verità a tutti i costi, anche a costo di svelare delle ovvietà o cose che sembrano vere e invece sono montature grossolane: questa è sempre stata la missione delle Iene”.

Grande è anche lo sconforto dei sostenitori laziali: “J’avemo gridato contro, l’avemo insultato, j’avemo offeso la famìja fino alla decima generazione de avi e mo’ sarta fori che nun era un nemico ma solo un mercenario!”

A non essere sorpreso più di tanto per la sconvolgente rivelazione è, invece, uno dei più illustri tifosi della Maggica, Massimo D’Alema: “Purtroppo il calcio da sempre è fonte – diciamo – di sorprese negative. Non è come nella politica, in cui sai che un compagno, a meno che quel compagno non sia io, non ti giocherebbe mai un tiro mancino. E comunque Totti è destro, diciamo”.

Augusto Rasori