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“Sempre più difficile inventare titoli forti”, regista porno chiede consulenza a Libero

Bellano – “Quello dei titoli sta diventando il problema principale della nostra categoria, ma non è certo l’unico! Se a questo aggiungiamo le tasse esagerate, la difficoltà di produrre video in Italia, la fruibilità gratuita su internet e l’incidente avvenuto al nostro miglior attore che è stato fermato in aeroporto perché scambiato per un terrorista con un missile nei pantaloni. Non sappiamo più come fare: i nostri sceneggiatori sono ormai fusi e quindi ci siamo rivolti a chi sicuramente ne sa qualcosa più di noi”, ci dice Alfonso Biondastri, regista, produttore, talvolta attore e manicurista di molti dei film a luci rosse prodotti dalla ‘Hai fatto male a chinarti – zack! – Productions’.

“Eravamo giunti al punto di non ritorno già da quando iniziammo a fare i sequel”, ci spiega Biondastri, “ma gli acquirenti li trovavano ormai stucchevoli, ben sapendo dove sarebbero andati a parare i protagonisti. In effetti se visioni un prodotto dal titolo ‘Grosse grossissime tette ma proprio grosse fidati – Volume 3’, un po’ perdi l’effetto sorpresa e le vendite calano di colpo. E allora ci siamo rivolti ai migliori: a chi si occupa dei titoli del cartaceo e del sito di Libero.

Ciro Capibara, il giornalista ingaggiato per l’occasione, ci spiega entusiasta il suo nuovo progetto: “Qui posso essere me stesso senza passare per un malato o un pervertito. Pensi che su Libero uso un nome d’arte per non farmi riconoscere dalla mia famiglia e dagli amici: ho paura che mi disconoscano o che, peggio, mi chiedano per chi ho votato alle ultime elezioni politiche. Qui invece posso urlarlo al mondo intero con felicità: è la mia più grande realizzazione professionale”, esulta bevendo un chinotto.

‘Rocco il pene gli dà ancora la pagnotta’, ‘Viva la feta: ecco la biondissima greca che fa girare la testa all’Europa’, ‘Mandrillo arzillo: fa sesso nel parchetto. Lui 77 anni lei 43 finisce male…’, sono solo alcuni dei titoli pubblicati su Libero additabili a Capibara, che sembra ora farne un vanto: “Mi sono reso conto che tutti i lavori più umili che ho fatto, compreso correggere gli editoriali di Vittorio Feltri o cambiare la targhetta del direttore del giornale ogni settimana, sono serviti a qualcosa: ora capisco me stesso e rendo al meglio. I risultati già sono entusiasmanti”.

“Infatti”, spiega il regista Biondastri, “abbiamo già varato una serie di titoli che hanno venduto ben oltre il triplo della media delle nostre produzioni. Le grandi idee del nostro nuovo titolista hanno prodotto capolavori come ‘Le vie dell’anale sono infinite’, ‘Orgasmi in camporella’, ‘Sbarbine asiatiche’ o lo stupendo ‘La sorca assassina’ che ha una trama così geniale e ultrapop che non vi sto qui a dire ma che vi lascio scoprire da soli”, racconta orgoglioso.

“L’unica cosa che spero”, aggiunge Biondastri, “è che i nostri acquirenti tornino a comprare i dvd nelle videoteche apposite o in edicola. Nessuno può capire il loro senso di solitudine più dell’edicolante sotto casa. Lui vive apposta in quel gabbiotto solo per condividere insieme quel momento, e il novanta per cento di quelli che conosco hanno una grandissima cultura sull’argomento quindi sapranno anche consigliare bene il dvd più adatto. Internet e i social hanno fatto perdere ogni rapporto umano. Non dimentichiamoci anche del sottile imbarazzo che ci ha avvolto quando, in gioventù, abbiamo comprato, insieme al Tex mensile, anche il nuovo numero di ‘Ammazza che Poppe’. Non perdiamo la capacità di emozionarci come nei tempi che furono”, conclude romantico il produttore.

“Aggiungo”, gli fa eco Capibara, “che non c’è nulla da vergognarsi nel comprare dvd in pubblico. A differenza di chi fa i titoli in prima pagina su Libero…”

Davide Paolino & Mattia Pappalardo