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San Gregorio Armeno. Artigiano rivela: “C’è un terrorista nel presepe”. Controllati 10mila pastori

San Gregorio Armeno. Artigiano rivela: “C'è un terrorista nel presepe”. Controllati 10mila pastori - Lercio

Napul’è – “Lo confesso, il jihadista l’ho progettato e modellato io, come faccio con tutti i personaggi del presepe, e l’ho appoggiato lì, sul mobile, accanto alla statuina di Maradona (quello chiattone di questi tempi) perché era entrato un cliente in negozio. Poi sono tornato e non c’era più. E non è tutto: aveva messo il burqa a Maradona perché aveva pensato fosse una donna nana. E di lui più nessuna traccia: sono disperato!”, sono queste le esatte parole di Pisano Stefaniello, un settantottenne di Napoli che da ben settantanove anni costruisce statuine del presepe in San Gregorio Armeno ogni giorno della sua vita, aggiornandole sugli avvenimenti di portata mondiale. Infatti accanto ai semplici pastori, agli zampognari, agli angeli e a tutti i classici personaggi del presepe, lo Stefaniello ci abbina campioni dello sport, personaggi emeriti dell’attualità e qualche signorina allegra che gli ricorda i bei vecchi tempi.

“Quest’anno avevo avuto l’idea di inserirci il personaggio più importante del 2015: un terrorista islamico. D’altronde sono stati loro i veri protagonisti di questa stagione, ve lo dice uno che di botti se ne intende! E avevo già preparato uno scenario bellissimo da vendere tutto completo a soli 99 euro e 99 con il terrorista, GesùGiuseppeeMaria, e i re Magi. Uno di loro successivamente si sarebbe scoperto essere Salvini che avrebbe poi sconfitto il terrorista e salvato la magia e la tradizione del Natale. Con soli dieci euro in più si aggiungevano al pacchetto ben dieci rifugiati siriani che il Salvini-Magio avrebbe respinto a calci in culo”, un’idea azzardata ma che poteva funzionare.

“Solo che niente: il terrorista è scomparso! Un minuto prima c’era, un minuto dopo era sparito. Sono andato a controllare ovunque, nelle statuine dei personaggi dimenticati (Bersani, Civati, Marco Columbro), in quelle del presepe horror (Olindo&Rosa, Stasi, Bossetti) e in quelle dei personaggi di fantasia (Topolino, Buddah, Geova, Visnù), niente! Poi dopo un’ora di attente ricerche scopro che in realtà i pastori sono aumentati: ce ne era uno in più. Era sicuramente il terrorista, ma si era mimetizzato così bene che non riuscivo a riconoscerlo. Allora ho chiamato il nucleo investigativo antiterrorismo del Ministro Alfano: due carabinieri e uno yorkshire cerca-esplosivi. Il massimo che potevano permettersi”.

Ma la situazione, per ora, sembra ancora lontana dall’essersi risolta: “Da nostre attente indagini”, confida il Maresciallo Oreste Sopraffino, “il terrorista è scappato dal negozio per intrufolarsi in altri presepi degli altri artigiani che affollano questo settore di Napoli. La nostra Trippy, cagnolina in forza al nucleo da ben dodici anni, ha già individuato durante i suoi sopralluoghi un enorme numero di non-cattolici nei presepi venduti da qualunque negozio, una cifra che sconvolgentemente si avvicina al cento per cento. Un massa indistinta di musulmani ed ebrei tra pastori, suonatori di zampogne, venditori di meloni, lavatrici di panni, falegnami (tra cui un sospettissimo Giuseppe San presente in OGNI presepe), vergini Marie e angioletti. Tutti possibili complici del terrorista o attentatori ai veri princìpi della tradizione cristiana. Un controllo che purtroppo ci occuperà tutto il Natale che non potremo festeggiare in famiglia e saremo costretti ad ordinare cibo cinese al take-away e bagasce nordafricane dal pappone all’angolo”.
Insomma un altro duro colpo dei nemici del Natale alle nostre tradizioni cristiane.

Davide Paolino