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Sacerdote svela il segreto della pace nel mondo: “È l’ateismo, me l’ha detto Dio”

Sacerdote svela il segreto della pace nel mondo: "È l'ateismo, me l'ha detto Dio" - Lercio

ROMA – Presto potrebbe calare il sipario su una delle mode più longeve che il mondo conosca. Stiamo parlando, naturalmente, delle guerre di religione. Rischiano di restare disoccupati centinaia di kamikaze, tagliatori di teste, scuoiatori, impalatori, commentatori destrorsi su Twitter, insomma tutti coloro che esercitano la professione del soldato per motivi religiosi, mestiere antico, secondo solo forse alla prostituzione per motivi religiosi.

La minaccia arriva dalle parole che Don Bertrando Russello, prelato della diocesi di San Tristanzuolo a Mare, ha postato in queste ore sul suo profilo Grindr, il social network cerca-gay: “Diffondiamo l’ateismo e la pace nel mondo seguirà di conseguenza. L’ateismo è la soluzione, me l’ha detto Dio”.

Un tam-tam innarrestabile ha fatto circolare le dirompenti dichiarazioni di padre Russello, che hanno addirittura innescato la petizione su Change.org “Proclamiamo l’ateismo religione del mondo” che ha già raccolto, in due ore, 3 miliardi e mezzo di firme. “Sono commosso dall’attenzione che le mie semplici riflessioni hanno ricevuto. Quello che sta succedendo va ben al di là delle mie intenzioni, che erano quelle di adescare qualche vorace omosessuale e riprogrammargli l’ano. Grazie di cuore a tutti”, ha commentato poco fa Russello dal suo profilo Tinder.

A chi ha fatto notare all’umile prelato che queste argomentazioni mettono in discussione le fondamenta stesse della sua vocazione, l’uomo ha risposto pacato: “Al contrario. Io miro a essere come Nostro Signore, secondo i suoi dettami. E, infatti, Dio è ateo. Quindi anche noi possiamo esserlo”.

La vicenda sta già facendo il giro del mondo ed è giunta notizia che a Mosul l’Isis ha interrotto i festeggiamenti in corso per il successo del recente super-attentato di Parigi per scendere in piazza a protestare. “Se ci togliete la copertura della matrice religiosa – ha dichiarato uno degli organizzatori a volto coperto – la nostra esclusiva brama di potere sarà chiara a tutti. Più che le pagine del Corano a noi interessano quei rettangoli di carta con numeri di serie e filigrana che si utilizzano per avere in cambio degli oggetti, anche preziosi. Se si venisse a sapere, sarebbe un disastro”.

Padre Russello ha poi ricevuto sei proiettili e un ceffone in busta da parte del titolista di Libero autore di quel “Bastardi islamici” comparso sulla prima pagina del giornale all’indomani degli attentati francesi (che ha incassato gli encomi del “Comitato Accoglienza Terza Guerra Mondiale”).

Il sacerdote non si è fatto però scoraggiare da questi dissensi e dal suo profilo Meetic ha annunciato un “Manifesto programmatico per la Chiesa Atea” che comprende, per esempio, preghiere sostituite da buoni auspici e training autogeno, miracoli rimpiazzati da nanotecnologie e cellule staminali, elemosine protette da sistema di macchiatura indelebile e monitorate da un software anti-riciclaggio, simbolo della pace al posto del crocifisso e il comandamento “Ama il Signore Dio tuo” sostituito da “Leggi almeno 20 libri all’anno”. “Amiamoci di più, o almeno scegliamo motivi razionali per odiarci. Dio non esiste! – ha concluso accorato Padre Russello – Smettetela di prendervi a roncolate!”

Stefano Pisani