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Roma, Baglioni sorpreso in metro a duettare con un rom sulle note di “Besame mucho”

Roma, Baglioni sorpreso in metro a duettare con un rom sulle note di "Besame mucho" - Lercio

Grillo Capitale (Roma) – “È pazzesco, pensavo fosse uno dei soliti sosia malriusciti con una maschera addosso ma quando ho visto che era vera finta pelle di gomma ho capito che era lui: Claudio Baglioni stava cantando ‘Besame  Mucho’ con un rom in metropolitana, accompagnato dalla sua fisarmonica – ci racconta un pendolare con parole intrise di stupore – è stata la seconda sorpresa di giornata dopo la metro funzionante”.

Una giornata che sembrava normale per i passeggeri della metropolitana romana ma che si è trasformata ben presto in una mini edizione del Festival appena concluso dove Claudio Baglioni ha battuto il record mondiale di duetti nelle cinque serate in una manifestazione pubblica: ben 102 contando anche uno avvenuto in doccia con Ornella Vanoni, con degli acuti da parte della ottuagenaria cantante che hanno provocato perdita della libido per i prossimi venti anni a tutto il primo piano dell’hotel in cui Baglioni soggiornava.

È sembrato strano anche a me – afferma Georgu Dragostea Din Tei, noto cantautore di canzoni altrui in tutti i mezzi semoventi della capitale, compresi taxi, autobus in orario e funivie immaginarie – si è presentato tutto impettito e mi ha chiesto se poteva fare un duetto, sudava, era ansioso, sembrava in astinenza, non ce l’ho fatta a dirgli di no. Gli ho chiesto solo un piccolo contributo spese perché gli strumenti ce li mettevo io: una fisarmonica scordata del ’96, ritrovata per caso in un concerto del Primo Maggio da Enzo Avitabile in una crisi mistica. Si convinse che fosse un dono del Signore ma poi capì che era stata solo dimenticata da Sting dopo aver fallito il test d’ingresso per poter suonare nell’Orchestra Casadei, suo sogno da sempre e presente per puro caso a quell’edizione”, specifica il noto pseudocantante semovente.

Abbiamo iniziato con i grandi classici – spiega Dragostea Din Tei – portando alle orecchie del pubblico capolavori come ‘Besame Mucho’, ‘Funiculi Funiculà’, ‘Roma non fa la stupida stasera’, ‘La società dei magnaccioni’, e poi l’ho accompagnato sui suoi grandi successi che, sinceramente, ho fatto ben meglio di quella inutile orchestra del festival. Tanto che i complimenti maggiori i passeggeri li hanno fatti a me, mica a lui“, dice senza falsa modestia. “Non dico che il ragazzo non si farà, anzi: mi ha procurato una questua di ben cento euro a vagone, manco quando la Roma ha vinto lo scudetto ho fatto così tanto”.

Il diretto interessato – tornato di corsa a Sanremo per svolgere alcune pratiche strutturali come cercare di smontare la poderosa impalcatura che riusciva a tenere le tette di Michelle Hunziker a una distanza enorme l’una dall’altra – non dice molto sulla vicenda, ma attraverso un portavoce emette un semplice comunicato sotto forma di versi difficili da dimenticare:

“Avrai avrai avrai

Soldi di sicuro addosso

Dammi qualche cosa presto

Ho tanti figli da mantenere

Avrai avrai avrai

Il tuo spiccio per andare lontano

Dallo a me in un secondo

E il dente d’oro sarà il mio sogno”

 

Parole dolci che si scolpiranno ben presto nei nostri cuori.

Davide Paolino