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RIPRISTINATO LO STATO DELLA CHIESA NELLE MARCHE

RIPRISTINATO LO STATO DELLA CHIESA NELLE MARCHE - Lercio

FERMO – Dopo anni di trattative, appelli e moniti lanciati dall’ex pontefice Joseph Ratzinger, che ne aveva fatto un suo cavallo di battaglia, è nato lo Stato che accoglierà tutti i cristiani perseguitati nel mondo. E si chiamerà proprio “Stato della Chiesa”. Per facilitarne la nascita si è deciso di effettuare una sorta di ripristino del vecchio Stato Pontificio, scomparso nel 1870. «La situazione  è desolante: i cattolici e tutte le comunità cristiane presenti nelle fasce mediorientali  sono a rischio estinzione» dice il rapporto presentato nell’ultima assemblea generale della Nazioni Unite. Secondo il quotidiano cattolico Avvenire il numero dei martiri cristiani sarebbero 105.000 all’anno, uno ogni 5 minuti, l’equivalente delle masturbazioni  maschili, pratica tanto aberrata dalla chiesa cattolica. Una semplice coincidenza o un vero e proprio messaggio cifrato?

All’inizio s’è molto discusso sul luogo adatto ad accogliere un tale esodo. Molte le candidature, in primis lo stato della Pennsylvania, negli Stati Uniti. Ma il Presidente Obama si è opposto fermamente: “Il nostro è un paese multietnico e non possiamo andare in una sola direzione, e poi la Pennsylvania è già piena bigotti, sono al completo”.

Quindi sono state scremate altre zone del globo fino ad individuarne una: le Marche, in Italia. Questa  Regione, che ha già fatto parte dello Stato della Chiesa fino alla fine del 1700 d.C., pare abbia tutti i santini in regola per dar vita al nuovo Stato. «Le Marche hanno una densità di abitanti molto bassa ed è letteralmente tappezzata di luoghi di culto cattolici: siamo pronti a dare una casa a tutti i fedeli del mondo che vengono perseguitati» dice il Mons. Luigi Conti, Arcivescovo di Fermo. La notizia è stata accolta in maniera positiva dalla popolazione marchigiana, dato che  in molti ritengono che questa sia un’ottima occasione per far nascere un turismo a sfondo religioso. Pietrelcina docet.

Ma ci sono state anche numerose proteste, soprattutto da parte dei cittadini non credenti. Alcuni denunciano inquietati discriminazioni nei loro confronti. Altri dipingono un quadro addirittura oscurantista per il loro futuro: «Ho visto sugli stendini dei  balconi  che qualcuno ha messo ad asciugare il vecchio cilicio, torneremo nel Medioevo, lo sento», ci ha confessato Ottavio Littranzi, ateo e attivista del movimento “No-Pontifex”.

Sergio Marinelli