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Quirinale, vandali incidono il proprio nome su una statua. Ma era Sergio Mattarella

ROMA – Un comune atto di vandalismo, come se ne verificano tanti nella città eterna, ha rischiato di finire in tragedia ed è causa di un serio incidente diplomatico tra Italia e Germania.

Protagonisti due giovani turisti tedeschi, Friedrich Christian Zimmermann e Harald Rolf Schweinsteiger, che in visita al museo delle Scuderie del Quirinale non hanno resistito alla tentazione di incidere i propri nomi su quella che pensavano essere una riproduzione marmorea di un eroe risorgimentale. Ma che invece – si è scoperto dopo – era Sergio Mattarella, il Presidente della Repubblica Italiana.

A causa dei loro lunghi nomi l’operazione ha richiesto trenta minuti, ma per tutto il tempo Mattarella non si è accorto di nulla. Solo quando i due giovani vandali hanno cercato di agganciare un lucchetto con le loro iniziali all’orecchio sinistro del Presidente, dopo avergli praticato con meticolosità un foro al lobo ed averlo espanso con un dilatatore, Mattarella avrebbe provato a redarguire i barbari, urlando con tutto il suo fiato, tanto che la sua voce avrebbe raggiunto i 19 decibel, tonalità appena al di sotto del respiro umano. I due confermano in effetti di aver sentito degli spifferi durante la loro opera di ignorante danneggiamento, ma hanno pensato fosse il famoso “ponentino”.

In serata, durante la consueta doccia prima di dormire in piedi nella Sala degli Arazzi, Mattarella si è finalmente accorto delle scritte sul suo corpo e ha chiamato i corazzieri. Oltre ai nomi dei vandali, però, è stato notato anche uno strano disegno sul braccio che in un primo momento era stato interpretato come una “balena blu” (scatenando l’allarme tra la sicurezza che ha immediatamente tolto la connessione Internet e scaraventato il router nel Tevere) ma che, a un esame più attento, si è rivelato essere una “balena bianca”, un vecchio tatuaggio che Mattarella sfoggia con fierezza.

I due tedeschi, che hanno visto l’accusa nei loro confronti passare in poche ore da vandalismo a tentato omicidio, sono sotto shock e tentano di giustificarsi: “Non parlava e non si muoveva, niente lasciava supporre che fosse in vita e sinceramente ancora non ne siamo sicuri”.

Immediata la reazione del premier Gentiloni che ha richiamato prontamente l’ambasciatore italiano (rientrerà in Italia ma solo dopo l’Oktoberfest) e ha inviato alla Merkel una mail contenente una gif di Rivera che segna il 4 a 3 durante la semifinale di Messico ’70.
Eddie Settembrini e Patrizio Smiraglia