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“Quel ne*ro l’abbiamo visto prima noi”, rissa tra Forza Nuova e Casa Pound: 88 feriti

"Quel negro l'abbiamo visto prima noi", rissa tra Forza Nuova e Casa Pound: 88 feriti - Lercio
Foto Credits: Anthony Majanlahti

Roma – Domenica da dimenticare al quartiere Esquilino, teatro di una maxi rissa tra esponenti del gruppo di estrema destra Forza Nuova e del gruppo di estrema destra Casa Pound.

Secondo le prime ricostruzioni a causare gli scontri sarebbe stata la contesa causata da un ragazzo africano da picchiare.

Tutto è iniziato in tarda mattinata, quando i soci del circolo di Forza Nuova ‘Patria e manganelli’, esasperati dall’assenza delle ultime dai campi per la fine del campionato di serie A, e indispettiti da una mosca che ronzava all’interno della sede, hanno deciso di addossare la colpa di tali fastidi alla presenza di extracomunitari nella capitale. Il gruppo ha quindi lasciato la sede per una spedizione punitiva contro il primo di essi che fosse capitato a tiro.

Giunti in via Merulana, i camerati hanno avvistato un giovane nigeriano che passeggiava poco avanti a loro e che sembrava rispondere proprio alle loro esigenze impellenti. Non sapevano però che dal fronte opposto della strada stava arrivando un corteo di esponenti di diversi circoli ‘Casa Pound’, indetto per celebrare come meritava l’anniversario del giorno in cui Mussolini perse il suo primo dente da latte.

Akinwande Soyinka, studente di giurisprudenza a Roma 3, non si è accorto di nulla e ha svoltato tranquillamente in una via laterale, proseguendo indisturbato mentre ascoltava musica dagli auricolari. Confluiti al medesimo incrocio, i due gruppi si sono prima fronteggiati a parole, rivendicando entrambi la proprietà della preda, quindi dopo una discussione durata 13 secondi sono venuti alle spranghe, complice l’antica disputa che li divide sulla natura divina del Duce.

Gli scontri si sono protratti per quasi un’ora poi, all’arrivo sul luogo delle forze dell’ordine, gli incolumi di ogni singolo schieramento hanno salutato parenti e amici appartenenti all’altro e se ne sono andati, lasciando però a terra decine di persone, incuranti dei danni all’ambiente.

I feriti sono stati immediatamente trasportati all’ospedale San Raffaele Termini, purtroppo nessuno di loro pare in condizioni gravi, come spiega il primario di ortopedia Thomas Sankara: “Attualmente abbiamo 88 ricoverati nel nostro reparto, con contusioni e fratture più o meno importanti in varie parti del corpo, molti hanno riportato gravi ferite alla testa, elemento che comunque, considerato con chi abbiamo a che fare, non implicherà sicuramente danni cerebrali”.

Gianni Zoccheddu