Cerca
Close this search box.

Parrucchiera rispetta le indicazioni delle clienti: radiata dall’albo

Parrucchiera rispetta le indicazioni delle clienti: radiata dall'albo - Lercio

Forbi (Ce) – Sta destando scalpore la decisione di ritirare la licenza a un famoso salone di parruccheria per signore in provincia di Caserta. La titolare, Piera Dalla Palta, si sarebbe macchiata di una gravissima colpa: rispettare il volere delle clienti.

Come tutti sanno, il codice deontologico delle parrucchiere prevede di non seguire mai le indicazioni ricevute su taglio e colore: sono le clienti a doversi adattare all’immagine che le acconciatrici hanno di loro. Se le parrucchiere avessero rispettato le richieste rivolte loro, il mondo non avrebbe mai conosciuto Sinead O’Connor (“solo una spuntatina”) né Moira Orfei (“un caschettino semplice”), ma neppure – tra gli uomini – Cristiano Malgioglio (“un taglio sobrio e discreto”) né Aldo Biscardi (“riprendi il mio colore naturale”).

Pare che alcuni mesi fa la celebre Della Palta sia stata vittima di una folgorazione mentre stava utilizzando un arricciacapelli ad altissimo amperaggio su una signora (“vanno bene lisci come ora”). Dopo aver perso conoscenza per alcuni interminabili istanti, Dalla Palta si è ripresa, all’apparenza senza aver riportato conseguenze. Ma da allora ha iniziato a rispettare alla lettera le indicazioni delle clienti, gettando discredito sull’intera categoria.

La LIPPA (Lega Italiana Pettinatori, Parrucchieri e Acconciatori) è intervenuta prontamente, inviando al salone Dalla Palta Hair Stylist nientemento che il presidente onorario, Letizia Moratti, che ha chiesto un taglio uguale a quello di Susanna Camusso. La parrucchiera ha eseguito prontamente gli ordini e la ex sindaco di Milano si è ritrovata un taglio proletario che la escluderà per mesi dai salotti meneghini.

A questo punto l’espulsione dalla LIPPA e il ritiro della licenza sono state inevitabili. Della Palta si dice affranta e, anche se cerca di guardare al futuro con ottimismo, le sue parole sono venate di grande amarezza: “Tagliare i capelli per 20 anni è stata tutta la mia vita. Ora proverò a trovarmi un’altra occupazione ricominciando da zero, ma non so se riuscirò a superare il trauma di lavorare il lunedì”.

Andrea Michielotto