Cerca
Close this search box.

ORGOGLIO NAPOLITANO: “RENDO PUBBLICHE LE MIE INTERCETTAZIONI”

ORGOGLIO NAPOLITANO: "RENDO PUBBLICHE LE MIE INTERCETTAZIONI" - Lercio

“Ma Rodotà cosa? Volete altri professori? Non vi è bastata quella salma di Monti?”. Così l’ex nuovo Presidente della Repubblica Italiana ha esordito alle incalzanti domande davanti a un gruppo di giornalisti subito dopo il discorso sul rinnovo del mandato. Una scarica di orgoglio dopo le pesanti critiche piovutegli addosso da tutta Italia in queste ultime ore, che lo hanno fatto sentire apprezzato come un rom che rifiuta un alloggio del comune perché ne vuole uno più grande.

A chi lo critica per l’età risponde: “Se non fossi un po’ rincoglionito credete che mi avrebbero scelto? Non penso proprio, senza occhiali non distinguo quelli del Pd da quelli del Pdl e mi tocca farli contenti entrambi. E se non fossi anche un po’ sordo chi cazzo li avrebbe sopportati i grillini che frignano e urlano come leghisti in acido? Cosa avrebbe fatto Rodotà? Gli avrebbe messo la nota sul registro? Stolti, ormai mi rimane solo l’olfatto, e quelli li riconosci dalla puzza! Sono io l’uomo giusto.”

In effetti Napolitano negli ultimi tempi non si era messo molto in mostra, l’ultimo monito di una certa caratura risale a poco prima dell’eliminazione del Napoli in Coppa lo scorso anno, occasione in cui sentenziò: “Quando una squadra italiana gioca contro una compagine straniera, è giusto tifare la squadra itaiana”. Appena i giornalisti glielo fanno notare, rilancia: “Adesso basta, stavo traslocando, sai quanta roba c’è dopo sette anni? Non appena Clio cambia la lama del cutter, tiro fuori il discorso di condanna per Mps e per Berlusconi e gli faccio vedere che ho firmato con una cazzo di Replay, poi apro lo scatolone con le intercettazioni e le do a Scanzi, siete contenti?”, e ha aggiunto: “Chi mi ha fatto chiamare la ditta dei traslochi si assuma le proprie responsabilità”.

Vittorio Lattanzi