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Nasce il Partito Omeopatico Italiano: “Puntiamo allo 0,00000000001%”

Nasce il Partito Omeopatico Italiano: "Puntiamo allo 0,00000000001%" - Lercio

30 (CH) – Mentre in Parlamento si discute per l’ennesima volta della legge elettorale e del menù della buvette della Camera, un nuovo contendente si affaccia sul palcoscenico politico, il Partito Omeopatico Italiano (POI). Il fondatore, Norberto Guava, parla del progetto destinato a rivoluzionare la scena pubblica del Belpaese: “Dopo i successi ottenuti nella medicina, è arrivato il momento che l’omeopatia scenda in politica. Vogliamo proporre una pratica dolce, naturale, senza effetti collaterali. Tutti hanno visto quanti danni può fare la tradizionale politica allopatica, ora gli elettori potranno allargare i loro orizzonti e scegliere politiche alternative”.

Anche il successo del nuovo movimento si dovrà misurare con parametri inediti: “Per vincere le elezioni noi puntiamo allo 0,00000000001%. Il nostro contributo è fondamentale anche se il voto per noi è diluito: anzi, la diluizione come, tutti sanno, aumenta l’effetto positivo di ogni pratica”. E la diluizione è anche la chiave dell’azione legislativa del nuovo partito: “Prendiamo un disegno di legge di 10mila parole: noi ne possiamo aggiungere una, magari una semplice congiunzione. Poi la togliamo, contando sulla memoria della carta, che funziona con principi simili alla ben nota memoria dell’acqua. La nostra parolina lascerà vibrazioni positive sul provvedimento quando diventerà legge, garantendo effetti benefici per la popolazione”.

A chi gli chiede ome potrà la politica omeopatica sostituire la politica allopatica, Guava risponde che “L’obiettivo in realtà è affiancare la politica tradizionale, non tanto sostituirla. Sappiamo che ci sono molti casi in cui è necessario ricorrere ai rimedi allopatici, ma l’importante è comunque fornire un aiuto, un miglioramento, perché il corpo dello stato possa assimilare con meno traumi tali misure”. Guava quindi si aspetta che il contributo del suo partito venga riconosciuto dalla legge: “Ci sembra corretto che il nostro partito riceva gli stessi rimborsi di quelli allopatici, ma in questo caso non ci si dovrà basare sulle percentuali di voto: sappiamo che il nostro 0,00000000001% può essere fondamentale per il paese.”

Mentre  gli opinionisti e gli avventori dei bar si interrogano sul successo del nuovo partito, Guava non perde tempo e lavora alla cosa più importante nella politica moderna: coniare slogan efficaci da mettere su qualche meme. “Scegli la politica dolce! Vota diluito! Subito POI!”.

Andrea Michielotto