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Napoli. Statua della Vergine si anima e comincia a correre: prima nella maratona

Napoli. Statua della Vergine si anima e comincia a correre: prima nella maratona - Lercio
[elaborazione grafica: Fabio Corigliano]

di Stefano Pisani

NAPOLI – Grande sorpresa durante l’annuale Maratona di Napoli. La statua di Maria Immacolata della vicina Chiesa di San Pancrazio Eunuco Verginello si è miracolosamente animata dopo lo sparo dello starter e ha cominciato a camminare. Passo dopo passo, la statua ha acquistato velocità e si è unita ai maratoneti: la Madonna ha rapidamente recuperato terreno sul gruppo di testa e dopo aver sbaragliato tutti i corridori ha concluso in scioltezza al primo posto.

Ma i festeggiamenti per la vittoria della Regina della Pace sono stati però turbati da una serie di contestazioni che ha messo in dubbio l’affermazione della Madre di Dio. Contestazioni partite prima di tutto dagli stessi giudici della competizione: “Siamo atei e quindi, tecnicamente, il concorrente che ha vinto la gara per noi non esiste – è scritto chiaramente nel regolamento” hanno spiegato “e se non esisti non hai indossato la ridicola pettorina ufficiale che tutti sono costretti a portare! Senza la pettorina non sei niente”.

Non solo, il malcontento serpeggia anche tra i maratoneti: “Negli ultimi dieci metri era quinta e poi improvvisamente la Beata Vergine è andata in testa, probabilmente grazie a un miracolo. Chiediamo l’antidoping sulle sue lacrime” hanno protestato da più parti. D’altronde, saranno in tanti a ricordare che, solo qualche mese fa, il ciclismo nostrano venne travolto dalle polemiche quando il Giro d’Italia passò da Napoli e il sangue di San Gennaro fu trovato positivo all’Epo. “Il mondo dei santi ha evidentemente qualche mela marcia” proseguono gli atleti.

Sotto accusa sarebbero finiti in particolare alcuni artifici proibiti a cui la Madonna avrebbe fatto ricorso: “Quelle vesti azzurre e gialle le danno un vantaggio aerodinamico. Sappiamo che la rendono capace di volare, di apparire sulle nuvole, quindi niente di più semplice che le conferiscano anche maggiore velocità in gara. D’altro canto, come fa a essere così veloce una vergine che ha più di duemila anni?”. “E’ stata restaurata da poco! – ribatte subito con energia uno dei difensori di Maria Santissima – E posso assicurare che la Consolatrice degli afflitti non ha barato ma si è allenata tantissimo per raggiungere questo risultato. Posso testimoniarlo in prima persona. Ogni volta che mi allenavo ed ero allo stremo delle forze, io vedevo la Madonna: mi stava sprintando a fianco. Era con me anche quella volta che mi venne l’infarto, alla fine del tunnel, che mi incitava a continuare a correre e andare da lei. Il defibrillatore mi convinse a tornare indietro, ma questa è un’altra storia”.

Una vicenda controversa che sta rischiando di creare fratture in seno al mondo religioso. Alcuni gruppi di pellegrini, devoti alla Madonna di Lourdes, hanno infatti aperto in questi giorni un dibattito di fede che sta coinvolgendo i devoti di tutte le nazioni. “Se la Madonna può correre alle maratone – si è chiesto il loro portavoce, Paolo Brosioche senso ha andare a Fatima, a Lourdes a Medjugorie (che non sappiamo manco come si pronuncia e, quando ci perdiamo, ogni volta rischiamo di perderci)? Non potrebbe venire lei da noi? Oppure, non potremmo vederci direttamente sulla pista di atletica ogni quattro anni alle Olimpiadi, in un grande stadio che c’è posto per tutti? E poi: perché durante le processioni la portiamo da anni sulle spalle, quando invece poteva camminare benissimo da sola?”. Legittime considerazioni che sfociano in un’amara riflessione: “Se il suo sport preferito è la corsa, perché a noi ci fa fare nuoto, e ci fa buttare nelle vasche di Lourdes? E’ molto brutta questa cosa”. Parole dure, parole dure e disilluse di una polemica che non si smorzerà tanto presto.