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Medium organizza seduta spiritica per riuscire a parlare con l’opposizione

Medium organizza seduta spiritica per riuscire a parlare con l'opposizione - Lercio

Paranorma (LI) – “Se ci sei batti un colpo!”. La frase simbolo di ogni seduta spiritica che si rispetti oggi è stata pronunciata nel tentativo disperato di comunicare con l’opposizione al governo giallo-verde insediatosi da poche settimane.

Frascatano Valorosi, giornalista freelance di un quotidiano toscano, è stato infatti spedito dal caporedattore del settore politica a raccogliere i commenti dei principali esponenti di tutti i partiti che non hanno votato la fiducia al nuovo Presidente del Consiglio Conte. Dopo alcuni giorni di tentativi infruttuosi di individuare qualche segno di vita, il povero cronista si è dovuto arrendere all’evidenza: l’opposizione non esiste, almeno nel mondo dei vivi.

Volendo però portare a casa l’articolo a tutti i costi, il coriaceo giornalista ha deciso di ingaggiare il famoso sensitivo Gradivo Lol per provare a comunicare con l’Aldilà e captare così la flebile voce dell’opposizione. È stata quindi allestita una stanza buia e silenziosa, illuminata dalla luce tremolante di una candela. Lol, Valorosi e altri ospiti si sono seduti attorno a un tavolo e, tenendosi per mano, hanno raggiunto un picco di concentrazione di 1.2 Toninelli.

Facendo attenzione a non incrociare i flussi di energie psichiche, gli spiritisti hanno invocato ripetutamente l’opposizione. Dopo alcuni minuti il tavolo ha iniziato a tremare e si sono sentite distintamente delle voci da oltre il soffitto pronunciare la parola “Gradoli”, ma Lol ha frenato gli entusiasmi: “Sono solo Don Sturzo e La Pira che indicano il covo della trans di Marrazzo“. 

Così la seduta è proseguita e, dopo un lungo silenzio, si è sentita una voce dal chiaro accento siciliano. Valorosi ha riconosciuto Pietro Grasso e gli ha chiesto di pronunciarsi contro il nuovo governo. L’ex Presidente del Senato però ha solo attaccato “la deriva autoritaria del Pd di Renzi“, che lo ha portato ad accettare la nomina di leader di “Liberi e Uguali con Pietro Grasso” da parte dei notabili della lista. Matteo Renzi non ha potuto ribattere, visto che era impegnato contemporaneamente in tre studi televisivi: infatti, malgrado abbia dichiarato per oltre 450 volte di volersi fare da parte, l’ex segretario del Pd è tuttora quello che parla di più a nome del Pd, facendogli perdere circa l’1% dei voti a ogni nuova uscita.

Quindi si è materializzato quello che Lol ha definito “aborto di tubero” e che tutti i presenti hanno subito identificato come Matteo Orfini, uno che aveva già la presenza di un fantasma anche prima di ritirarsi dal regno dei vivi. Anche il presidente del Pd è stato sollecitato a lanciare i suoi strali contro Salvimaio, ma ha chiesto di non essere disturbato perché aveva in corso un’importante partita alla Playstation con Don Sturzo.

Infine si è materializzato nella stanza un ectoplasma emaciato ed evanescente con le sembianze di Maurizio Martina. Tra lo stupore dei presenti, si è appurato che non si trattava di un fantasma,  ma proprio di Maurizio Martina in carne e ossa: si era presentato lì per l’ennesimo scherzo di Matteo Renzi, che l’aveva mandato a recapitare delle pizze a un indirizzo a caso. Dopo essersi fatto consegnare una capricciosa, Valorosi gli ha chiesto conto della sua segreteria fiacca, succube dell’ombra ingombrante di Renzi, incapace di sottrarsi all’agenda dettata da Salvini e di recuperare parte del consenso perduto. Martina, messo alle strette, è fuggito con i cartoni delle pizze sottobraccio, provando però in un ultimo sussulto di orgoglio a riscattarsi con la frase che in queste settimane può far vincere qualunque discussione: “E allora il PD?!”

Andrea Michielotto