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Marijuana al posto del muschio nel presepe. Indagato il parroco

Marijuana al posto del muschio nel presepe. Indagato il parroco - Lercio
(Foto: Wikipedia)

REBONZA (CO) – È esterrefatto il parroco di Rebonza, piccolo paese limitrofo a Erba nella provincia di Como, sotto indagine per aver sostituito il muschio con della marjiuana nel presepe natalizio installato nella piazza del paese adiacente la chiesa. “All’inizio ho pensato a un miracolo – ha dichiarato Don Fazio (appellativo che i fedeli gli hanno affibbiato per le sue domande inutili nel confessionale) ai microfoni di Radio Cannabis – non si erano mai visti così tanti giovani interessati a un presepio. Al muschio addirittura! E in un paesino di merda come Rebonza!”, ha concluso il parroco prima di essere portato via in manette dai Carabinieri.

È stato il fiuto di Gunter, un pastore tedesco della narcotici in pensione, a individuare i due chili di marijuana presenti nel presepio al posto del muschio. Riportiamo la testimonianza dell’anziano padrone del cane: “Mi trascinava qui davanti ogni volta che lo portavo fuori a pisciare. Dalla cattiveria con cui abbaiava alla Madonna ho avuto paura che il mio Gunter fosse diventato un terrorista musulmano filomaomettano islamico appartenente all’Isis. Ma mi sbagliavo”.

Questa mattina i Carabinieri della sezione di Como hanno fatto irruzione nella canonica di Don Fazio e, dopo averlo trascinato fuori dal letto, gli hanno messo sotto al naso le prove schiaccianti: “Don Fazio non ci sono dubbi: questa è maria”. Ma Don Fazio, col candore caratteristico di chi crede ancora nel Natale e uno slang tipico da rastafari avrebbe risposto all’agente: “Ti sbagli fratello, quella nella capanna è Maria, questo è muschio”. A quel punto il parroco viene raggiunto da una pioggia di manganellate, anche se i Carabinieri sostengono che sia semplicemente inciampato nella veste e capitombolato giù dalla scalinata della chiesa.

I due chili di marjiuana sono stati messi sotto sequestro mentre il Prefetto di Erba ha concesso a Don Fazio gli arresti domiciliari. La colpevolezza del parroco infatti è ancora tutta da verificare soprattutto a seguito delle sue dichiarazioni: “Dovevo sospettare che c’era qualcosa di strano. Non mi era mai capitato di spendere 100 euro per dieci grammi di muschio”.

Ora Rebonza è tornato ad essere il paesino di sempre: sparita la marjiuana gratis dal presepe, in piazza sono tornati gli spacciatori.

Silvio Perfetti