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“Misso da Letta per aitar lo laido goberno”, intervista-choc a Feudalesimo e Libertà

"Misso da Letta per aitar lo laido goberno", intervista-choc a Feudalesimo e Libertà - Lercio

Il governo Letta traballa a causa dell’Imu e delle sentenze inflitte a Berlusconi. E questo lo sappiamo tutti. Quello che in pochi sanno, invece, è che il Presidente del Consiglio avrebbe addirittura chiesto aiuto all’Imperatore in persona. Per verificare tali voci mando Aquilante, il mio piccione viaggiatore, verso Aquisgrana, alla corte del potente sovrano. Alcuni giorni dopo, quando già disperavo di ottenere risposta, una carrozza viene a casa mia e due cavalieri mi incappucciano. Rivedo la luce una decina d’ore dopo, in quelle che a me sembrano delle segrete di un castello. Davanti a me si erge un alto cavaliere col volto coperto dall’elmo. Si presenta come Gerberto de Aurillac, uno dei leader di Feudalesimo e Libertà, nonché portavoce del sommo Imperatore.

Le voci che girano riguardo ad un coinvolgimento di FeL nel governo di larghe intese qualora naufragasse l’accordo fra Pd e Pdl sono vere?

Teniam a precisare, al di là d’ogne diceria, lo real andazzo. L’inetto Messer Enricus Letta(maio) ha sol’ora preso atto dell’immane potenza dello ferreo braccio dello Imperatore. Al contempo, il sodalitio tra la compagini dello Cavalier Nano, in odor di gattabuia pe haber coitato colla nipote de Saladino, et li sgherri dimocratici dello pagano Epifanio est oramai fallito. Timoroso de perder ‘l seggiolo et de doversi rimettere allo judictio della folla, Messer Letta mandò un misso alla nostra Corte, recante seduziente proposta d’entrar nello suo laido goberno. Lo nostro “Giammai!” rimbombò como mille tuoni nella grande sala dello Palazzo, al punto che ‘l misso si autoflagellò, resosi conto dell’insolente rechiesta fatta dallo padrone suo. Lo Imperatore non abbisogna de stringer patti indigesti con ignavi et ladroni pe haber ‘l potere de piegar le genti alla sua voluntas.

Quali sono le vostre idee riguardo i temi caldi che sta affrontando questo governo, ovvero IMU e disoccupazione giovanile?

Siam sicuramente contro la diabolica IMU (Imposta Manieri Usufruibili) nata pe’ vessar li feudatari che posseggon imponenti fortezze, utili a sontuosi bagordi et alla defesa dalli armati nemici. Alla IMU preferiam le più eque decime sul raccolto, le gabelle sul macinato et li vari balzelli che lo Imperatore richiede alla plebe pe’ finantiare le sue grandi opere. La disoccupatione jovanile, annoso problema pelli miopi gobernanti, se puote facilmente pugnare reintroducendo la servitù della gleba como contratto a tempo indeterminato et la corvée pe’ quanti sunt desiosi de provar più esperientie laborative! A tal guisa niuno riederà alla dimora sine ‘l suo tozzo di nigro pane quotidiano.

Feudalesimo e Libertà gira per ogni borgo d’Italia, ma è innegabile che gran parte del successo derivi da Internet. L’Imperatore ha deciso di far sentire la sua voce sul web grazie al precedente successo di Beppe Grillo col suo Movimento?

Dinieghiamo! L’Ortottero jullare, ora duce de’ pentastellati politicanti, non ha scoverto nullo, bensì ha melio dell’altri adoprato ciò che de facto esiste da sempre: la favella in pubblico loco dinanzi alle genti. Lo internetto et, nella fattispecie MusoLiber, pur essendo eretici artefitii, sunt muderne emanationi de quanto accadea nell’antiqua piazza, ove il banditore annunziava le novelle et gl’accadimenti allo volgo. Hodie puotiam solo adoprare isti empi strumenti ma, una volta restabilito lo suo potere, lo Imperatore abolirà gl’empi surrogati de’ adunanza pubblica, parimenti alli diabolici elettro-abachi prodotti da Guglielmo Cancelli et Stefano Mansioni, onde diffonder la sua favella mediante gl’araldi.

La crisi sta mettendo in ginocchio il paese. Secondo voi un ritorno al latifondismo è sufficiente, oppure avete in mente altre modifiche in materia economica nel breve periodo per sconfiggere la miseria?

Pe’ far ripartir l’economia organizzeremo una nova crociata: fabbri, armaioli et militi avran così laboro assicurato. Li tesori conquistati saran suffizienti ad recuperar lo denaro investito. Una volta conquistata Jerusalemme li traffici di pellegrini faran rotare la economia et le reliquie trobate, poste nelle cappelle de’ ogne borgo, attireran li oboli delli fedeli. Habemus anco in programma numerose grandi opere: cinte murarie, cattedrali, manieri et pensavam anco de costruir uno ponte sullo Stretto de Messana, pe’ certo ligneo et caduco, pe facilitar ‘l passaggio dei nostri militi che soffron ‘l beccheggiar di vascello.

Se l’imperatore tornasse al potere che fine farebbero tutti gli apparati burocratici come regioni e province? La cartina italiana cambierebbe?

Obviamente Messere, Feudalesimo e Libertà est pella abolizione delle provinzie et anco delle regioni. Le sostituiremo con ducati, contee, marchesati, redistribuendo le terre dello Impero alli più fedeli vassalli dallo nobile sanguine. Deciderà lo Imperatore a suo piacimento como ridisegnar li confini!