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Legge elettorale, pronte le ‘Quote Gasparri’: il 70% degli eletti dovrà avere un QI inferiore a 18

Legge elettorale, pronte le 'Quote Gasparri': il 70% degli eletti dovrà avere un QI inferiore a 18 - Lercio
Maurizio Gasparri mentre cerca di ricordare dove ha lasciato gli occhiali

di Radu e Il Democritico

Palazzo Madama. Il Senato approva una modifica alla Legge elettorale che costringerà la Camera dei deputati ad una nuova, impegnativa lettura.

L’emendamento, denominato “Quote Gasparri”, prende il nome del suo primo firmatario (appunto, Gasparri, anche se è stato difficile decifrare quella X, tra le tante) ed è finalizzato ad assicurare la continuità della rappresentanza parlamentare di coloro – e sono i più – avvezzi a letture impegnative come il “Libretto delle istruzioni del telecomando” ed esperti nell’interpretazione dei cartelli per la toilette.

Secondo le stime attuali, infatti, quasi il 43% dei parlamentari eletti negli ultimi 20 anni ha un quoziente intellettivo che sfiora addirittura 80, una cifra che equivale a ben 2,1 QICOC (Quoziente Intellettivo di un Cattolico Osservante di Casalpusterlengo).

Neppure nell’attuale legislatura, e nonostante la rielezione di Razzi, ci si è avvicinati al valore di 1,6 QICOC, considerato nella comunità internazionale lo standard qualitativo minimo per l’ottenimento di una patente di guida di automobiline radiocomandate.

Matteo Renzi, che non aveva mai sentito parlare prima d’ora di Casalpusterlengo, ha espresso forti perplessità ed ha reagito alla proposta con freddezza, dopo aver scambiato lo sportello del frigorifero per l’ingresso della toilette (“Ecco quello che succede quando mancano le corrette indicazioni”).
Ciononostante, il premier ha infine deciso di accogliere l’emendamento per ricambiare al volo i primi segnali di apertura provenienti dal M5S.

La nuova bozza della legge elettorale, che oltre alle “quote Gasparri” ha introdotto anche diverse proposte contenute nel disegno di legge dei grillini, ha preso il nome di “Democretinellum” e passerà alla Camera nei prossimi giorni, con il sicuro appoggio anche degli esponenti del Carroccio.

Dal canto suo, Beppe Grillo ha dichiarato: “Alla fine l’abbiamo spuntata. Non crederete mai cosa siamo riusciti ad ottenere! Leggete qui! http://goo.xfzykz”.

Critiche sono invece piovute dal mondo accademico. Secondo la costituzionalista ed ex attrice Marina Ann Hantzis il progetto di legge rischierebbe di trasformarsi in un cul de sac: “Votare questa legge sarebbe una mossa troppo intelligente, perché presupporrebbe la capacità di intendere e di volere, il che potrebbe portare all’esclusione dalle liste. Ma non votarla significherebbe aver percepito tale rischio, e ciò sarebbe indizio di una ancora maggiore arguzia. Un paradosso di questo tipo, che nel nostro gergo chiamiamo double penetration, rischia di allungare notevolmente i tempi di approvazione del ddl”.