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La nave Aquarius salva cucciolo di delfino: Salvini ordina l’immediata riapertura dei porti

La nave Aquarius salva cucciolo di delfino: Salvini ordina l'immediata riapertura dei porti - Lercio
Nell'immagine, la gioia del piccolo Zum dopo il salvataggio

SALVINIA (MT) – “Questa è una bellissima lezione per chi dice che gli italiani sono razzisti, come se poi fosse una cosa negativa!” A parlare così è il ministro degli Interni Matteo Salvini dopo aver contribuito a far sì che una vicenda dalle premesse drammatiche potessi concludersi lietamente.

Tutto è cominciato quando la famigerata Aquarius, dopo aver scaricato sulle coste di Benidorm 4 milioni di rifugiati newyorkesi in fuga dalle politiche di Donald Trump, si è imbattuta in un cucciolo di delfino che nuotava a fatica e ha deciso di trarlo in salvo. “Era impossibile rimanere indifferenti di fronte a un così tenero pesce in difficoltà (sic)” – ha detto il ministro di Cultura e Spettacolo Matteo Salvini – “Ho sempre adorato Alla ricerca di Nemo. Non a caso io il popolo italiano lo chiamo Dory, perché dopo 5 minuti non ricorda più un cazzo”.

Allo scopo di verificare le condizioni del mammifero e di somministrargli i vaccini necessari “perché gli animali non hanno genitori No Vax che rompono i coglioni”, il ministro della Salute Matteo Salvini ha immediatamente inviato una squadra di medici guidata da Woobinda. L’equipe ha viaggiato a bordo della portaerei della Marina Militare “Bava Beccaris”, messa a disposizione dal ministro della Difesa Matteo Salvini per raggiungere al più presto la bestiola in difficoltà, cui nel frattempo è stato assegnato il nome di Zum, “come il delfino della Galak, l’unico cioccolato che mangio perché è bianco”, ha detto il ministro per l’Integrazione, Matteo Salvini.

La presenza di delfini è un dato molto incoraggiante sulla salute del Mediterraneo” – ha dichiarato soddisfatto il ministro dell’Ambiente Matteo Salvini – “Significa che tutti quei barconi che fanno su e giù trasportando migranti a tradimento non l’hanno ancora inquinato”.
Il problema si è posto, però, quando la nave si è avvicinata ai porti italiani e ha ricevuto il divieto di attraccare e l’invito a virare verso la Spagna. “Eh, ‘sta pinna!” – sarebbe sbottato lo stesso Zum – “Là quelli come me li uccidono molestandoli per farsi i selfie!”.

A quel punto il ministro della Propaganda Matteo Salvini ha lanciato su Facebook il sondaggio “Chi volete che salvi, Gesù o Zum?”, che ha visto, con prevedibile larga maggioranza, trionfare quest’ultimo.
Preso atto dell’opinione di tutti gli italiani, il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini (che ha sostituito Danilo Toninelli, da settimane in stato di trance dopo essere stato ipnotizzato da una triglia nel porto di Lampedusa) ha così deciso di concedere il libero accesso alla nave con a bordo il piccolo Zum, non prima di aver verificato che all’interno dell’animale non fosse nascosta una famiglia di clandestini. “I delfini possono contenere parecchia gente, l’ho imparato leggendo “Pinocchio” quando uno di loro inghiottì Geppetto”, ha sottolineato il ministro della Cultura Matteo Salvini.

A me non interessa che un atleta sia bianco, nero, rosso, giallo, blu o pinnato. Ho già dato indicazioni perché Zum entri al più presto nella nostra nazionale di nuoto” – ha anticipato ai nostri microfoni il raggiante ministro dello Sport Matteo Salvini – “E il prossimo anno lo aspettiamo a Pontida dove saremo tutti lieti di poterlo abbracciare”.
Particolarmente entusiasti all’idea di avere Zum come ospite sono fin da subito apparsi quelli della Lega del Giappone, invitati a a montare uno stand culinario sul pratone dal nostro ministro del Turismo. Indovinate chi è!

Augusto Rasori