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Jihadista italiano uccide 24 persone ma dimentica di urlare “Allah Akbar!”: strage da rifare

Jihadista italiano uccide 24 persone ma dimentica di urlare "Allah Akbar!": strage da rifare - Lercio

ERASMUS – Una incredibile tragedia ha scosso ieri il piccolo Ospizio di Erasmus, antico borgo della Renania baltica italiana. Un uomo in tenuta militare è penetrato all’interno del castello di riposo e ha fatto fuoco su un gruppo di vecchietti che stavano giocando alla rievocazione del 1903: risultato, 24 anziani di età compresa tra 98 e 98 anni e mezzo, che le famiglie avevano portato nella struttura perché si erano scordati di morire, sono deceduti. L’assassino si è dato subito alla fuga, facendo perdere le sue tracce prima che le infermiere potessero ringraziarlo.

Dopo poche ore è stato però catturato e identificato: barba folta, occhi iniettati di sangue, un dente sul sopracciglio destro, Jusuf Fragrance Shapiro el Mutkohl Cristozzi è un distinto 45enne di Vigevano molto conosciuto nella zona come “Mike Bongiorno” per la sua abitudine di salutare insistentemente tutti al mattino. L’uomo ha subito confessato di essere un foreign fighters e ha ammesso il suo delitto parlando confusamente del califfato Is e della guerra santa contro l’Occidente infedele. Ma un’ombra si è levata su quello che sembrava un pulito attentato di chiara matrice jihadista europea: alcuni anziani testimoni della vicenda riferiscono che l’uomo non avrebbe urlato la tipica frase che dà il via ad ogni strage terrorista musulmana, e cioè “Allah akbar!”.

Lui, in carcere per accertamenti, da parte sua nega con decisione: “L’ho detto, l’ho detto ‘Allah Akbar’ prima di sparare, quei vecchi maledetti sono sordi! Ve lo giuro sul Corano, nelle versioni di al-Ḥasan al-Baṣrī, Ibn Muḥaysin, al-Aʿmāsh e al-Yazīdī!” ha ripetuto più volte agli inquirenti Mike Bongiorno. Tuttavia, alcuni particolari che emergono in queste ore sembrerebbero aggravare la sua posizione: tra questi, un video a circuito chiuso della struttura che, nonostante sia senza audio, sembrerebbe far capire dal labiale che prima di fare fuoco Jusuf avrebbe sussurrato: “Questo è per gli uomini di potere in Viterbo”. Una perquisizione nel suo appartamento ha fatto inoltre rinvenire alcuni indizi importanti, come il piano dettagliato per accedere indisturbato all’ospizio, un bazooka, dell’antrace, gas nervino e un film di Checco Zalone. Infine, sono state trovate anche alcune pastigliette Tantum verde, che farebbero pensare che Mike Bongiorno non abbia urlato “Allah Akbar!” perché afflitto da faringite.

Mentre vi scriviamo, in redazione è giunto un videomessaggio che, se autentico, probabilmente contribuirà a dirimere la questione. Sembra che il leader Isis Abu Bakr al Baghdadi abbia dichiarato su Youtube: “Rivendichiamo la strage. Tuttavia, nostre fonti mimetizzate da pitali ci hanno confermato che il nostro guerriero ha dimenticato di pronunciare il rituale ‘Allah Akbar’, e quindi non si è trattato di attentato ma di semplice omicidio. Il risultato non può essere omologato, la strage è da rifare”.

Secondo Giuseppe Povia, invece, è tutto un complotto. Il cantante ha infatti postato sulla sua pagina Facebook le prove che l’urlo c’è stato e che stanno tentando di farci credere che Bongiorno non l’abbia lanciato solo per far scoppiare una guerra contro quelli che, come lui, salutavano sempre. Staremo a vedere come si evolverà la vicenda.

Stefano Pisani