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Inchiesta shock di Repubblica: “Perché anche i gattini adorano Mario Draghi?”

Foto Credits: PixabayFoto Credits: Pixabay

Roma – Non sembra voler rinunciare al suo ruolo di “cane da guardia del potere” il quotidiano la Repubblica, che in una scottante inchiesta pubblicata stamattina indaga sui motivi per cui dopo i giovani, le famiglie, i lavoratori, le imprese, gli anziani e la cittadinanza tutta, anche i gattini adorano il presidente del Consiglio Mario Draghi.

Nel pezzo, a firma del nuovo cronista d’assalto Benigno Linguadiseta (stella emergente del nuovo corso impresso al giornale dal gruppo GEDI, e già autore dello scoop “700 motivi per cui Mario Draghi è meglio di Gesù“, NdR), vengono riportate decine e decine di testimonianze dirette di gattini che elencano le ragioni del loro amore verso il premier. La maggior parte di loro sottolinea l’autorevolezza internazionale e la conseguente fiducia che ispira, come nel caso di Briciola: “Miao! Miao! Miao! Miao!”, o di Pallino: “Miaoooo, miao, trrr-miao”. Non mancano poi coloro che salutano con favore l’impostazione keynesiana della visione politico-economica di Draghi, come l’entusiasta Fuffy: “Maooooooo!!” e la più riflessiva, ma comunque ottimista, Trilly: “Miau-miau-miau”.

Impietoso, scrive Linguadiseta, è il confronto in termini di gradimento con il predecessore di Draghi, Giuseppe Conte: “Abbiamo provato a mostrare ai gattini intervistati prima una foto di Conte, poi una di Draghi. Il prevedibile esito è stato che i gattini hanno cominciato a soffiare, arruffare il pelo e sfoderare gli artiglietti di fronte alla prima immagine, mostrando chiaramente disapprovazione verso una gestione dilettantesca della crisi sanitaria ed economica. Per poi passare a rumorose e prolungate fusa alla vista della seconda immagine, che indica una maggiore fiducia verso Draghi sulla gestione dei fondi europei del Recovery Fund“.

Il cronista avverte comunque i lettori di voler fare luce su alcune zone d’ombra emerse durante l’inchiesta: “Aspettiamo il governo alla prova dei fatti. Sappiamo ad esempio che ci sono alcune voci di dissenso nel mondo animale, anche se si tratta di animali brutti e cattivi come gli scorfani, le mantidi religiose, i cobra, le sanguisughe e gli scorpioni. Nei prossimi giorni intervisteremo cagnolini, pulcini, coniglietti e cerbiatti per assicurarci che la fiducia accordata dagli italiani al premier Draghi sia ben riposta“.

Gianni Zoccheddu