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Il Moige contro Omero: “Tolga dall’Iliade la storia gay tra Achille e Patroclo!”

Il Moige contro Omero: “Tolga dall’Iliade la storia gay tra Achille e Patroclo!” - Lercio
Nell'immagine la copertina che suggerisce velatamente il contenuto del prossimo capitolo della saga scritta da Omero

Si annunciano nuovi guai per lo scrittore greco George R.R. Omero, a quanto pare destinato a ritrovarsi continuamente al centro di vivaci polemiche – “È il mio fato”, ha sempre commentato a riguardo lo scrittore -. Dopo aver, infatti, speso diversi mesi a cercare di dimostrare di essere una persona vera, a dispetto degli studiosi che avevano messo persino in dubbio la sua stessa esistenza o di altri che ne attribuivano la nascita a Smirne, Chio, Cuma eolica, Pilo, Itaca, Argo, Atene, Napoli e la Cina (ci sono sempre Napoli e la Cina nell’attribuzione di qualcosa NdR) l’artista di versi già immortali come Cantami, o Diva, del Pelìde Achille l’ira funesta che infiniti addusse lutti agli Achei oppure Era guercio e zoppo, e di contratta gran gobba al petto; aguzzo il capo, e sparso di raro pelo o ancora Lasciatemi cantare con la cetra in mano, lasciatemi cantare sono un itacano, si era ritrovato anche bersaglio dell’Associazione Femministe Elleniche per l’utilizzo ritenuto troppo disinvolto del sostantivo “Troia”, critica che lo aveva spinto a cambiare il titolo del suo primo romanzo fantasy da Troiaio a un più innocuo Iliade.

Ora sotto i riflettori c’è il nuovo capitolo della sua saga ambientata in Asia Minore tra re e schiave, eroi e dei, nani e madri dei draghi; capitolo in cui viene finalmente rivelata la natura omosessuale del rapporto tra Patroclo e Achille (detto anche Pié Veloce o Flash, da amici maliziosi). Il temibile Moige (Movimento Illirico Genitori) ha già annunciato battaglia: “Non ci impressionano gli stupri delle donne fatte schiave o i bambini gettati dalle mura, quelle sono cose naturali. E nemmeno che siano cugini – Come ha dichiarato Zeus “Non c’è cosa più divina che chiavarsi la cugina” – ma l’affetto tra due uomini, di cui uno si era anche vestito da donna, è un abominio che gli dei non possono tollerare!”.

Omero non sembra comunque intenzionato a modificare la trama del suo romanzo: “Quegli idioti non capiscono nemmeno il potenziale economico rappresentato dalla comunità omosessuale. E poi il cieco sarei io”.

Ad ogni modo sull’isola di Lesbo è già stata annunciata l’organizzazione di un Gay Pride a sostegno dell’opera dello scrittore, il quale confessa: “Questo lavoro si sta rivelando più difficile di quanto pensassi, una vera odissea… Ehi, non male come titolo! Che ve ne pare?

Augusto Rasori