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Il M5s restituisce metà delle offese rivolte a Berlusconi

Il M5s restituisce metà delle offese rivolte a Berlusconi - Lercio

Coprolali (CO) – Il MoVimento 5 stelle, dopo l’exploit elettorale che l’ha visto diventare di gran lunga il primo partito italiano, deve fare i conti con la difficoltà di trovare alleanze in parlamento. Uno dei problemi principali in questa delicata fase di trattative è data dal fatto che i pentastellati negli ultimi anni hanno offeso pesantemente praticamente tutti gli altri protagonisti della scena politica (e pure qualcuno momentaneamente al suo interno).

Quei permalosi degli esponenti del PD, grande sconfitto della tornata elettorale, sembra che inspiegabilmente si siano risentiti dopo essere stati chiamati per mesi “pidioti”, “ladri”, “mafiosi”, “corrotti”, “collusi con le mani sporche di sangue” e persino “fan dei Thegiornalisti”.

Luigi Di Maio, capo politico del MoVimento e premier in pectore, sta quindi cercando faticosamente di riconquistare il rispetto degli altri partiti. Visto che da sempre i Cinque Stelle si dichiarano “né di destra né di sinistra”, hanno pensato bene di rivolgersi a destra ma non a sinistra. Devono però farsi perdonare anni di insulti contro Silvio Berlusconi, altro grande sconfitto del voto del 4 marzo, ma ancora determinante per la formazione del governo.

Dopo aver contribuito a eleggere alla presidenza del Senato una sua groupie, Elisabetta Alberti Casellati Mubarak Rubacuori Vien Dal Mare, i pentastellati hanno deciso di andare ancora oltre, organizzando una giornata in cui simbolicamente restituiranno la metà delle offese rivolte al Cavaliere, chiamata Offense Restitution Day.

Ad Arcore, dove alcune settimane fa Di Battista aveva letto la sentenza di condanna di Marcello Dell’Utri davanti a una folla assetata di sangue, è stato allestito un grande palco. Lo stesso ex deputato romano, neo-padre e neo-giornalista del Fatto Quotidiano, ha spiegato che la sua era solo una denuncia delle condizioni inumane e degradanti in cui si trovano i detenuti. Quindi Di Maio ha chiarito l’equivoco delle offese a Berlusconi: Beppe Grillo, stranamente assente, avrebbe poca dimestichezza col T9, che avrebbe quindi distorto il suo pensiero per centinaia di post.

Quando Grillo scriveva Psiconano, in realtà intendeva Psicomago, con evidente riferimento alla psicomagia di Alejandro Jodorowsky, per esaltare il potere terapeutico del pensiero berlusconiano. “Testa asfaltata” andava inteso come “testa assennata”, per sottolineare la saggezza del leader di Forza Italia; “uomo senza prostata” nelle intenzioni era “uomo senza sosta”, per evidenziare la laboriosità del Presidente Operaio; infine “venditore di bava” era in realtà “mettitore di fava”, per magnificare le capacità amatorie del Cavaliere.

L’Offense Restitution Day stava procedendo trionfalmente, quando si sono avvertiti dei rumori provenienti da sotto il palco. Dopo alcuni forti colpi si è aperta una botola, da cui è fuoriuscito Beppe Grillo, con la bocca ricoperta di nastro adesivo. Il fondatore del MoVimento l’ha strappato con un movimento deciso ed è esploso in un urlo liberatorio: “Fatemi offendere qualcuno! Almeno la Montalcini, che tanto è morta: Rita Levi Montalcini, eri solo una vecchia put…”. Rocco Casalino in persona, mentre stava scaricando da internet un altro paio di master, è riuscito a portare via l’ex comico prima che riuscisse a terminare la frase.

Superato l’incidente di percorso, la giornata si è conclusa con ovazioni per il candidato premier Luigi Di Maio, che ha salutato la folla festante che gli tributava applausi ritmati sulle note di “Meno male che Silvio c’è”.

Andrea Michielotto