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Ginocchio scatta 9 anni dopo la prova riflessi: partono calci in culo in fila alla Posta

Ginocchio scatta 9 anni dopo la prova riflessi: partono calci in culo in fila alla Posta - Lercio

Sforbicia (TA) – Non accenna a placarsi l’orgia di distruzione che sta devastando ormai da una settimana la tranquilla cittadina di Sforbicia. Il piccolo sobborgo è stato sconvolto dalla megarissa scatenata da un insospettabile: A.B. L’uomo, un venticinquenne di 41 anni, si reca periodicamente a controllare il suo stato di salute da quando ha compiuto cinquant’anni. Nove anni fa, in particolare, il consueto check-up aveva evidenziato una lieve anomalìa a carico del riflesso patellare. “Ho passato tutta la giornata a picchiettare il ginocchio del sig. A.B. – spiega Gianni Morandi, suo medico di famiglia, solo omonimo del postino della città – ma non c’è stato nessun riflesso. Ho iniziato con il martelletto di ordinanza, poi ho provato, nell’ordine: il batticarne, il mazzuolo da carpentiere, il mazzapicchio araldico, il casco integrale, la motozappa, la ciabatta con cui discuto con mia moglie e per ultimo la manona di Gianni Morandi (solo omonima di quella di Gianni Morandi). Niente da fare.  Stavo per attingere al mio stipetto delle armi di distruzione di massa, quando sono stato fermato dalla mia infermiera. La gamba non si è mai mossa di un millimetro”.

Ma è stato allora, probabilmente, che è stata innescata la bomba che è detonata in tutta la sua mostruosa potenza nove anni dopo. Una settimana fa, infatti, la gamba del signor A.B. è finalmente scattata. Dopo un’incubazione di nove anni, l’energia accumulata è sfociata infatti in un poderoso calcione. Purtroppo, invece di rivolgersi, come sarebbe giusto, contro uno schifoso cane randagio o un immigrato straccione in fuga dalla guerra, il calcione ha colpito il didietro di Domingo Peres, rissoso fabbro ferraio di 56 anni, padre di un noto omosessuale di Madrid e fan di Povia, che si trovava casualmente in fila alla Posta davanti a lui. Peres, il cui sentimento medio è l’irritazione porcodiatrice, si è infuriato per il fallo da tergo e ha iniziato a tempestare di cazzotti violentissimi A.B. il quale, intanto, non era praticamente più padrone della sua gamba sinistra.

Lo scontro è proseguito con calci volanti a bicicletta da parte di A.B. degni di Mortal Kombat e si è esteso ben presto a tutta l’affezionata clientela delle Poste di Sforbicia. E’ stato coinvolto anche il direttore delle Poste, Jean-Claude Van Damme, che ha cominciato a distribuire a tutti calci rotanti e dépliant con le nuove offerte di Poste Italiane, nel tentativo di farli svenire dalla noia. Diversi i clienti tumefatti e svariati quelli stramazzati al suolo, che sono ritornati nelle loro residenze in pacchi con affrancatura a carico del destinatario. Alcuni pensionati hanno inoltrato formale protesta all’URP delle Poste mentre altri si sono invece congratulati perché: “Essere pestati a sangue è sempre meglio di fare la fila alla Posta”. Finora, sono ventidue i pensionati che non hanno fatto ritorno a casa, e per i quali i parenti non hanno fatto alcuna denuncia di scomparsa. Attualmente, A. B. e Domingo Peres capeggiano due fazioni rivali che si contendono a colpi di calci in bocca il dominio della città.

Stando alle stime della Questura, le violenze hanno raso al suolo mezzo paese ma proseguono senza vittime, a parte due: oltre a quello che chiede sempre “Chi è l’ultimo?” anche quando la risposta è ovvia (che è stato il primo a essere ucciso), è morto anche Salvatore Chitebbivo, guardia giurata dell’ufficio postale deceduta perché svegliata troppo di soprassalto dal tafferuglio. In paese lo conoscevano tutti. Gli mancavano solo 32 anni alla pensione.

 

Stefano Pisani