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Figlio di animalisti vince il campionato di agility dog per farsi amare dai genitori

Figlio di animalisti vince il campionato di agility dog per farsi amare dai genitori - Lercio

CIAP (PI) – Svelato un incredibile segreto a carico del vincitore dell’ultimo Campionato nazionale di Agility Dog: pare infatti che Fuffy sia un appartenente alla specie umana. Il suo vero nome sarebbe Alfosonio Overdose, e sarebbe figlio di Antonino Overdose, padre degenere locale e recentemente ricoverato per gravidanza isterica. La storia ha mostrato risvolti psicologici inquietanti.

Sembra infatti che il papà di Alfonsonio, ultimamente, dedicasse tutte le sue attenzioni a Chuck, un bastardino di pochi anni reduce da una tristissima vicenda: il cucciolo era stato abbandonato in autostrada, legato al guard-rail e, per sicurezza, camuffato da autovelox dai suoi padroni. Overdose lo aveva raccolto e portato con sé, tre anni fa, dopo aver tentato di abbatterlo a picconate per preservare il suo diritto a sfrecciare a 850 chilometri all’ora su quel tratto. Da quel giorno, però, suo figlio Alfonsonio, di anni 5, è stato praticamente ignorato dal genitore. Per quanto riguarda la madre, non si è mai saputo chi fosse. Conosciuta da Antonino durante una festa in costume, la donna non ha infatti mai voluto svelare la sua identità, insistendo a indossare la maschera anche durante il travaglio, per poi fuggire in una nuvola di fumo subito dopo il parto, facendo perdere le sue tracce.

“Il bambino ha iniziato a invidiare il cane” spiega Hermann Rorschach, psichiatra e messo comunale caratterizzato dal fatto che le sue ricette mediche hanno un significato diverso a seconda della personalità di chi le legge. Il bimbo, in piena carenza affettiva, per avere le attenzioni del padre ha cominciato allora a comportarsi come un devoto cagnolino: camminava a quattro zampe, abbaiava, mordeva le pantofole e, una sera, ha anche condotto una puntata di “Che tempo che fa”.

Un atteggiamento che il papà, fervido animalista, ora ricoverato nel locale Ospedale Psichiatrico presso il reparto “Fervidi Animalisti”, non ha mai stigmatizzato, anzi così gongola: “Finalmente il mio piccolino sta crescendo, è passato dai pannolini a fare da solo la pipì contro gli alberi. Sono fiero di lui”.

Overdose ha fatto fare a Alfonsonio un trattamento anti-pulci completo, le vaccinazioni e gli ha insegnato a stare seduto e ad acchiappare le galline. Alla fine, il bambino, per guadagnarsi l’affetto del papà e far cacciare di casa Chuck, ha deciso di partecipare al campionato nazionale di Agility Dog, sbaragliando tutti i suoi avversari.

“Abbiamo quindi scoperto che quel bravissimo cagnolino, in grado di riportarti la palla anche dal fondo dell’inferno, era in realtà un bambino umano. Per fugare qualsiasi dubbio gli abbiamo fatto fare anche il cosiddetto ‘test dell’uscita’: gli abbiamo detto che lo avremmo portato in giro ma prima di uscire gli abbiamo chiesto trenta volte se doveva andare in bagno, ottenendo trenta dinieghi. Una volta fuori di casa, dopo cinque minuti ha detto di dover cagare con urgenza – lì abbiamo capito che era sicuramente un bambino”. L’assistente sociale si è allora recata a casa di Overdose e gli ha sottratto il bambino (e la coppa), provvedendo all’internamento del padre. “Siamo arrivati appena in tempo – ha commentato – stava quasi per farlo castrare”.

Stefano Pisani