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Expo 2015. Padiglione della Russia invade quello dell’Ucraina

Expo 2015. Padiglione della Russia invade quello dell'Ucraina - Lercio

MILANO – Gravi incidenti sono scoppiati stamattina nella zona dell’est europeo dell’Expo 2015, manifestazione fieristica internazionale che, come tutti sanno, ha come tema “Nutrire il Pianeta. Il cibo: Energia per la Vita e per Masterchef”. Una violenta colluttazione, infatti, sta coinvolgendo il Padiglione della Russia e quello dell’Ucraina, proprio il giorno dell’inaugurazione della grande esposizione universale.

I disordini sarebbero scoppiati in seguito a una protesta contro le recenti scelte di Putin. Il dittatore eletto russo mira infatti a risolvere i problemi di politica estera cancellando la politica estera, facendo diventare “Russia” tutti gli stati del mondo. Alcuni camerieri dello stand dell’Ucraina, nazione parzialmente fagocitata dalla Russia e poco saggiamente posto proprio di fronte al suo padiglione, avrebbero improvvisamente scagliato due molotov alla vodka contro la sezione Prospettiva Nevskij dei dirimpettai. Determinante sarebbe stato poi l’intervento dei sommelier russi, che hanno guidato la carica dopo aver assaggiato le lingue di fuoco delle bottiglie incendiarie e averle giudicate “non abbastanza forti per un vero russo”.

A quel punto si è scatenato il parapiglia. Un sous-chef russo ha tentato di strangolare con uno spago per arrosti il Presidente Lavapiatti ucraino, mentre alle sue spalle guadagnava terreno il resto della cucina, supportato dal lancio di cipolle lacrimogene e patate al vapore che hanno strategicamente creato una coltre che ha occultato l’avanzata. In breve, le truppe russe sono dilagate nell’area dedicata alla Crimea, nonostante la resistenza degli ucraini che si son difesi sparando badanti-cannone contro i nemici.

“Molti dei nostri vengono catturati e torturati con la tecnica del waterboarding con la borsch, la madre di tutte le zuppe di barbabietole. È strage umanitaria” ha denunciato l’ucraino Anton Shandurenko, che nonostante le gravi accuse non ha avuto problemi a rendere pubblica la sua identità, tanto Putin lo avrebbe trovato lo stesso.

L’improvvisa crisi sta minacciando le forniture di gas per i padiglioni di tutto l’Expo, con conseguente impennata del prezzo dei cannelli per caramellatura e corsa agli accaparramenti dei forni a micro-onde.

In queste ore oscure che difficilmente arriveranno presto a un conclusione, da segnalare il gesto distensivo del Responsabile del Padiglione Russia, che ha offerto a tutti i giornalisti e osservatori Onu un succulento piattone di agnolotti con ripieno di Boris Nemtsov.

Stefano Pisani