Cerca
Close this search box.

Arriva “Eutanasia”, il cuscino memory che conserva il volto del parente che avete aiutato a morire

Arriva "Eutanasia", il cuscino memory che conserva il volto del parente che avete aiutato a morire - Lercio

Rete 4 (Cologno Monzese) – Spine staccate, sondini tolti, cure interrotte. Tutti modi piacevoli di andarsene alle proprie condizioni. Ma niente potrà mai raggiungere il fascino e il romanticismo dell’essere soffocati con un cuscino da un figlio, un genitore o un compagno. Da oggi, grazie alla ditta Sceminflex, sarà possibile farlo in grande stile. Con il rivoluzionario cuscino memory “Eutanasia” potrete lasciare al parente che si è assunto la responsabilità di aiutarvi un ricordo letteralmente indelebile: la vostra ultima espressione catturata e impressa per sempre nei suoi moderni tessuti.

Inutile dire che al momento non c’è ancora una data precisa per l’uscita sul mercato italiano (dall’azienda hanno fatto sapere che sarà acquistabile tra il 2016 e il mai e poi mai), a meno che non siate un papa con il parkinson. La notizia ha fatto infuriare Giorgio Mastrota e Patrizia Rossetti, che avevano già girato una televendita volta a convincere i telespettatori di Mediaset (che per quanto in salute andrebbero soffocati con un cuscino) della bontà del prodotto. Per essere precisi, si è infuriata solo lei; lui si è sacrificato per mostrare il funzionamento di “Eutanasia”.

Ma non c’è motivo di disperarsi. Il cuscino sarà facilmente acquistabile in quei paesi nei quali i governi hanno imparato a farsi i cazzi loro in materia di scelte private; paesi come la Svizzera, il Belgio, i Paesi Bassi e, se guardate troppo a lungo il leader, la Corea del Nord. E proprio la Svizzera accoglierà la prima italiana che ha scelto di morire usando “Eutanasia”. Si tratta di Gioia Tauro, una 54enne affetta da una rara forma di cerchiobottismo allo stadio terminale: “Non voglio più soffrire, sono pronta per andarmene. E grazie a Sceminflex lo farò sapendo che mio marito non andrà con nessun’altra donna, visto che ho lasciato sul letto un altro cuscino memory con la sagoma di mia madre”.

Davide Rossi