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Donne incinte, un nano, un vecchio, un molisano: è caos per la precedenza in fila alla cassa

Donne incinte, un nano, un vecchio, un molisano: è caos per la precedenza in fila alla cassa - Lercio
foto: dallamaca.wordpress.com

ULTIMO (BZ) – Senza dubbio la giornata lavorativa peggiore della sua vita. Teresa Madre, a 35 anni alla pensione (forse), è stata coinvolta in un’accesa faida fra sedicenti privilegiati per la precedenza in fila alla cassa di un negozio di vestiti cinesi (ma di marca) dove stava esercitando. A scatenare la bagarre due donne incinte, che litigavano per stabilire chi dovesse passare per prima: se quella incinta da più tempo o quella con le emorroidi più grosse. Teresa si è intromessa nella discussione, cercando di convincere le donne che non esiste alcuna legge che permetta loro di saltare la fila, sostenendo che prima avrebbero dovuto chiedere ai presenti se fossero disponibili a farle passare.

Anche se, apparentemente, al gruppo in attesa di pagare non fregava una beata sega, d’un tratto una voce s’ è levata greve. Spuntando fra un groviglio di gambe, un nano ha iniziato ad esporre i suo problemi col diabete, sostenendo che sarebbe dovuto passar davanti lui per un improvviso calo della glicemia. Indemoniata, una badante rumena ha iniziato a mostrare a tutti l’anziano col parkinson che stava accompagnando, così come si potrebbe mostrare l’ampolla col sangue di San Gennaro ad un gruppo di napoletani superstiziosi. Col suo continuo tremore, il vecchio ha messo ancor più in agitazione quella che nel frattempo era diventata una folla.

Tra i pretendenti per il salto della fila, in diversi hanno cominciato a farsi avanti forti della loro appartenenza a specifiche minoranze. Fra questi: uno zingaro omosessuale (che sosteneva che per lui la minoranza valesse doppio), uno juventino nato a Firenze, un uomo con la diphallia, la bambina bionda sotto il cappotto dello zingaro omosessuale, un ateo e un appassionato di “Mistero”.

La disputa è terminata all’improvviso, quando un ragazzotto ha sostenuto a gran voce di essere molisano, e di avere la precedenza su tutti in quanto personaggio immaginario. Costernati, gli altri litiganti si sono fatti da parte, lasciandogli pagare la felpa con la stampa stilizzata delle labbra di Paola Perego. La commessa è ancora oggi profondamente turbata, convinta che il molisano non fosse altro che un angelo, un ragazzo che ha deciso di farsi passare per quello che non era giusto per salvarla.

 

Chiorbaciov & Serena Sblindi