Cerca
Close this search box.

Donna senzatetto chiede aiuto alla Boldrini e lei l’accontenta coniando il termine clocharda

Donna senzatetto chiede aiuto alla Boldrini e lei l’accontenta coniando il termine clocharda - Lercio

Donnas (Aosta). Una storia triste e dai risvolti inaspettati quella di Michela S., 43 anni, disoccupata, da sei mesi obbligata a vivere in strada a seguito dello sfratto subito per morosità aggravata da emissioni non autorizzate di flatulenze silenziose in contrasto con il regolamento condominiale.

Dopo avere chiesto invano aiuto ai servizi sociali della sua città, alle associazioni di volontariato e a Pomeriggio 5, Michela non si è persa d’animo e ha deciso di rivolgersi a una delle più alte cariche dello Stato attraverso un’accorata e struggente lettera indirizzata alla presidente della Camera Laura Boldrini. «Gentilissima presidente Boldrini – ha scritto Michela – mi rivolgo a Lei e alla sua rinomata sensibilità dinanzi alle tematiche femminili: sono stata licenziata per una presunta gravidanza (che si è poi rilevata essere una semplice risacca gassosa inespressa) e dopo essere stata sfrattata dal mio appartamento, ormai sono costretta, mi creda, a vivere come un clochard».

La risposta della presidente Boldrini non si è fatta attendere. Michela non ha creduto ai suoi occhi quando, dopo soli pochi giorni, si è vista recapitare da un postino blu (i portalettere in dotazione esclusiva dei politici) una busta intestata “Camera dei Deputati – La presidente”.

Pubblichiamo, in esclusiva, il testo della risposta della presidente: «Cara Michela, ho letto con attenzione e vera commozione la tua lettera. Quella che tu stai vivendo è un’ingiustizia che ho scoperto riguardare moltissime donne nella tua stessa condizione. Ho provveduto immediatamente ad avviare le procedure – nel pieno rispetto delle identità di genere, a garanzia del principio di non discriminazione e a tutela della dignità della persona – per arrivare a tempi brevi all’adozione del termine clocharda*».

«Non era proprio quello che speravo – ha raccontato Michela – ma la carta è abbastanza spessa e messa insieme al disegno di legge che mi ha mandato stamattina la Raggi, forse riuscirò a proteggermi dal freddo».

Franco Cascio

 

*”Senzatetta” era troppo scontata.