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Dieta, i medici si ricredono: “Per dimagrire friggete tutto!”

STATI UNITI – Finalmente una buona notizia per gli appassionati dei tanto bistrattati grassi insaturi. È infatti stato provato da anni di ricerche ed esperimenti sul campo (anche se i campi, gli ingredienti delle pietanze esaminate non li hanno proprio mai visti) che i cibi sottoposti a cottura in olio, specie se riutilizzato innumerevoli volte, sono, oltre che più digeribili di quelli cotti ai ferri o al vapore, anche ben più indicati per tutte le persone che hanno problemi di peso, dalle semplici maniglie dell’amore ai più gravi casi di obesità cronica, fino ai Bibendum umani.

Quindi se da una parte ha ragione il noto chef  Vissani quando recita il suo mantra “E mettece l’olio!”, ora si apprende che quell’olio è meglio farlo friggere e a lungo, pure. “Siamo molto soddisfatti per l’esito del nostro studio”, ci informa Donald McRonald, il dietologo della Creosotus University di Oak Brook (Illinois), che ha guidato la ricerca. “Finalmente abbiamo fornito una seria e documentata confutazione ai tanti luoghi comuni che denigrano la salutare abitudine di ingurgitare quotidianamente cibi in pastella, scarti di pollo e tutto quello che un cittadino medio può permettersi in questi tempi di crisi. Il cuore è una macchina e più il cibo è grasso, più questa macchina viene lubrificata. E non dimentichiamo il fondamentale apporto di zuccheri conferiti al nostro organismo da una metodica assunzione di litri di bibite gassate. Ora devo salutarvi. Vado a completare la mia relazione sull’importanza nutrizionale delle patatine nella colazione dei bambini”.

Augusto Rasori