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Chirurgia estetica: Barbara D’Urso si fa impiantare altri 6 dotti lacrimali

Chirurgia estetica: Barbara D'Urso si fa impiantare altri 6 dotti lacrimali - Lercio

ROMA – “L’ho fatto per paura di essere sostituita da un irrigatore per giardini“. Fa scalpore il recente outing di Barbara D’Urso, che in una lunga intervista al settimanale Chi confessa di far parte di quella folta schiera di vip che hanno fatto ricorso alla chirurgia plastica.

La notizia in sé non sarebbe nulla di eclatante – nel mondo dello spettacolo i ‘ritocchini’ al volto, alle labbra, o al seno sono ormai diffusissimi – ma il tipo di intervento eseguito sulla D’Urso è qualcosa di molto più radicale. La conduttrice di Pomeriggio 5 e Domenica Live si è infatti sottoposta al trapianto di sei dotti lacrimali aggiuntivi, per poter piangere di più davanti alle telecamere.

L’eccezionale intervento stabilisce una nuova frontiera nel campo della chirurgia estetica, dopo le labbra a canotto della Moric, inserite e poi rimosse per essere sostituite con le chiappe ricostruite di Benito Mussolini, e dopo il non riuscito impianto di cervello a Gasparri (l’organo ha rigettato l’ospite). Quello sulla D’Urso è infatti il primo trapianto al mondo di dotti lacrimali, complicato inoltre dalla scelta della conduttrice di una disposizione asimmetrica, come lei stessa ha ammesso: “Sono stata io a chiedere al chirurgo di inserirmi 4 dotti all’occhio destro e 2 a quello sinistro, tutti sanno che il mio lato fotogenico è il destro”.

Se la nuova tecnica è fonte di curiosità e meraviglia, non altrettanto lo sono i motivi per i quali Barbara D’Urso ha preso una decisione così estrema. Da anni lo share di Pomeriggio 5 è in calo a causa di molteplici fattori come la concorrenza agguerrita di Paola Perego, Cristina Parodi e Francesca Fialdini, che insieme nel 2017 hanno totalizzato 638 ettolitri di lacrime, contro i miseri 124 ettolitri della D’Urso, o come la deprecabile carenza di omicidi insoluti di bambini o adolescenti su cui speculare.
La formula stessa della cosiddetta ‘tv del dolore’ sembra mostrare la corda. Il pubblico, sottoposto per decenni a questo tipo di tortura, si è ormai abituato e indurito, serve sempre più sangue, sperma e miracoli per strappargli una emozione e convincerlo a comprare più Sofficini.

D’altronde gli autori televisivi conoscono perfettamente la situazione e sono da tempo al lavoro per rinnovare il format di Pomeriggio 5. Già nell’estate del 2016 si era pensato a un nuovo programma dal titolo: ‘Le budella di Padre Pio’, dove una Barbara D’Urso in lacrime avrebbe raccontato storie di moribondi che hanno voglia di vivere, imprenditori che hanno perso tutto e mutilati vari, mentre le sue mani avrebbero rimestato in una bacinella le viscere del Santo di Pietrelcina, per propiziarne la benevolenza. Il progetto era stato poi abbandonato a causa del netto rifiuto dell’ordine dei frati Cappuccini all’uso delle interiora del Santo. “Sarebbe un gesto di inaudita immoralità – disse allora un esponente dell’ordine – visto che abbia dato l’esclusiva di tutte le frattaglie a Rai 1”.

La molla che ha spinto Barbara D’Urso a impiantarsi i dotti lacrimali è stata però la ventilata ipotesi che potesse essere sostituita alla conduzione della striscia pomeridiana da X-Cyclon 2000, un potentissimo e ambizioso irrigatore per giardini, capace di piangere ininterrottamente per 12 ore, e molto più espressivo della stessa D’Urso. “Vedremo chi è più intelligente tra noi due”, avrebbe urlato la conduttrice dopo aver udito l’indiscrezione, annunciando l’imminente intervento chirurgico.

Barbara D’Urso ha approfittato delle vacanze invernali per sottoporsi all’operazione, ma i medici sono fiduciosi che sarà pronta a tornare in tv entro il 19 gennaio, data in cui si possono finalmente rimandare in onda foto di Yara Gambirasio senza disturbare il target post natalizio delle pubblicità.

Gianni Zoccheddu