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BULLO POETA MOLESTAVA LE SUE VITTIME CON VERSI

BULLO POETA MOLESTAVA LE SUE VITTIME CON VERSI - Lercio

PADOVA – La vicenda si è svolta nell’istituto F. Petrarca, uno dei migliori della città. Le vittime, tutte quindicenni, avevano più volte denunciato il loro aguzzino, ma i professori avevano preso la cosa alla leggera. Anche perché questa volta non erano di fronte al solito bulletto, ma a un vero e proprio “Bullo Poeta” che importunava le sue vittime con dei versi poetici in rima baciata.

Gli atti di bullismo sono andati avanti fino a quando una delle vittime, in lacrime, ha minacciato di gettarsi dalla finestra dell’aula. Fortunatamente i suoi compagni sono riusciti a fermarlo e il ragazzo ha ricevuto l’assistenza di uno psicologo. Pare che a innescare il tentativo di suicidio siano stati gli ultimi versi, scritti su un foglio appallottolato che il bullo gli aveva lanciato sopra il banco: ADESSO RESTA LO SDEGNO/ D’ESSER TUO COMPAGNO/ IO AMBISCO ALLA GLORIA/ E NON CROGIOLARMI NELLA VANA BORIA/ MA SON PROBO E NON MI PIEGHERO’ AL VOLGO TUO ESSERE/ E PRESTO CANTERO’ GIULIVO IL TUO CESSAR D’ESISTERE/
I genitori delle vittime non solo hanno chiesto e ottenuto la sospensione del bullo, ma hanno imposto al professore di lettere di cancellare dal programma la poesia per sostituirla con qualche ora di jujitsu.

Sergio Marinelli