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Bambini agitati? Arriva la cura a base di marijuana

Bambini agitati? Arriva la cura a base di marijuana - Lercio
due cavie prima del trattamento

Roma – Avete generato dei bambini per colpa di banali distrazioni? La vostra carriera rischia di precipitare? Non avete nè tempo nè voglia di schiaffeggiarli, sgridarli o tentare di dar loro il benchè minimo interesse verso lo sviluppo di un giusto approccio con le altre persone lasciando che continuino a crescere cafoni e maleducati? Grazie agli studi del dott. Stefano Bozo questi problemi saranno tra poco solo dei brutti ricordi.

La sperimentazione di un primordiale metodo Bozo risale ai primi anni ’90, quando alcuni bambini agitati di Derry (Stati Uniti) furono sottoposti a diversi cicli di un particolare trattamento: chiusi all’interno di una stanza molto piccola, decine di piante di cannabis venivano accese e lasciate bruciare lentamente, facendo in modo che i piccoli, respirando i vapori prodotti, rimanessero inebriati e si calmassero. Il metodo del chiusino si rivelò ben presto inefficace: era infatti impossibile stabilire la quantità esatta di marijuana assimilata da ogni bambino rendendo futile ogni tentativo di calcolare il giusto rapporto dose-effetto. Senza contare, poi, che alcuni di loro sostennero di aver visto sangue sgorgare dai lavandini di casa.

Ma Stefano Bozo, docente in medicina alla Sapienza di Roma, ha ritirato fuori questo metodo iniziando a sperimentarlo su diversi bambini portati nel suo studio da genitori disperati. Dopo aver scartato l’ipotesi di un aromarium toscano con cannabis al posto delle spezie (essendo una tipologia troppo simile al chiusino) e ritenendo la cocaina e l’eroina troppo drastiche (dopo averle sperimentate sui suoi due figli, pace all’anima loro) il dottore ha consigliato ai genitori di far semplicemente tirare 4-5 boccate di una bella paglia, consigliando ai casi più disperati una bella scorta di biglietti dell’autobus.

Il metodo è rivoluzionario ed i risultati strabilianti: bambini che prima correvano, urlavano, picchiavano, sudavano e piangevano, adesso stanno seduti sul divano con lo sguardo assente, con un poco di bavina alla bocca, senza proferire verbo. Rimangono così per un paio d’ore, totalmente anestetizzati che manco un cartone di Peppa Pig, dandovi la possibilità di fare l’amore o di uscire per una pizza con amici.

La pianta di cannabis in dose da bambino potrebbe essere sui banchi delle nostre farmacie già da Gennaio. Per i casi più urgenti si consiglia di andare a fare scorta in centro il sabato sera.