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Austria shock: “Identificheremo gli stranieri che passano il Brennero marchiandoli a fuoco”

Austria shock: "Identificheremo gli stranieri che passano il Brennero marchiandoli a fuoco" - Lercio

Sieg Heil (AUSTRIA) – Dopo la minaccia di erigere un muro sul Brennero, e le polemiche che ne sono seguite, il governo austriaco sta studiando altre contromosse per fronteggiare il continuo flusso di migranti in ingresso dai confini di Italia e Ungheria.

La decisione è quella di intensificare il controllo sugli stranieri che entrano sul territorio austriaco sostituendo la vecchia vignetta adesiva con un tatuaggio. L’equivalente del vecchio bollino adesivo verrà marchiato a fuoco sull’avambraccio sinistro di tutte le persone che varcheranno il confine, siano questi conducenti, passeggeri o animali al seguito; il contrassegno avrà validità mensile.

Il Ministro per le targhe straniare Franco Lechner spiega così: “Molti di quelli che entravano nel nostro paese si lamentavano per le poco pratiche vignette adesive, dicevano che erano difficili da rimuovere perché la colla rimaneva sull’interno del parabrezza: abbiamo così pensato ad un metodo diverso e siamo arrivati alla soluzione finale”.

La proposta ha scatenato un aspro dibattito con l’opposizione che denunciava il metodo di contrassegno troppo invasivo. Tutto si è però sbloccato la scorsa settimana grazie all’accordo raggiunto con la sinistra che prevede toilette gratis per tutti i tatuati presso le stazioni di servizio. I viaggiatori stranieri potranno quindi passare il braccio sotto lo scanner dei tornelli automatici e accedere gratuitamente ai servizi igenici.

Oltre a testimoniare l’avvenuto pagamento del pedaggio, Il tatuaggio permetterà di monitorare la presenza di veicoli stranieri e consentirà, tramite un sofisticato sistema di TelePass, di deviarne il traffico su direttrici privilegiate ideate per il traffico proveniente dall’estero.

Come afferma il ministro Lechner: “Un’altra criticità per le persone che attraversavano il nostro paese erano le code che si creavano sui principali snodi autostradali, abbiamo così deciso di deviare gli stranieri in transito su una tratta dedicata che permetterà di attraversare il paese velocemente e senza intoppi”. Il riferimento è al nuovo tracciato VIMADA (Vienna-Mauthausen-Dachau ndr), ricavato dai binari dismessi dopo la seconda guerra mondiale e convertito in autostrada a tempi di record, che va dall’Ungheria alla Germania attraversando tutta l’Austria da Est a Ovest.

Un sospiro di sollievo per l’Europa fin troppo in ansia per le derive ultranazionaliste: l’Austria sembra invece aver abbandonato la linea dura per sposare una politica di flessibilità e tolleranza che mira ad eliminare i malumori interni e allo stesso evita di minare gli accordi di Schengen.

Roberto Ugolini