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ANGELINO ALFANO DEPORTATO IN UNA FACOLTÀ DI LEGGE

ANGELINO ALFANO DEPORTATO IN UNA FACOLTÀ DI LEGGE - Lercio

ROMA – La notte scorsa un gruppo di 50 studenti ha prelevato il vice Presidente del Consiglio e lo ha segregato in un’aula della facoltà di legge. Dall’alba è legato ad una sedia e costretto ad ascoltare le lezioni di diritto internazionale del professor Grozio.

Ai giornalisti il presidente Letta dichiara di non saperne nulla, di legge, ma che una ripetizione potrebbe giovare al suo vice, e che non ci saranno ripercussioni sul Governo.
Il ministro degli esteri, Emma Bonino, si trincera dietro un “No comment. Io volevo fare il presidente della Repubblica”.
Il ministro della Giustizia Cancellieri chiede invece che il suo collega dell’Interno ripassi pure diritto costituzionale.

Gli studenti hanno concesso ad Alfano una telefonata; ha chiamato casa ed ha detto alla moglie che sta bene, poi le ha detto “ti amo” per coprire una scoreggia. Nel frattempo, il Pdl si compatta nel chiedere al Governo azioni risolutive contro gli studenti eversori: secondo le parole di Brunetta, essi avrebbero infatti violato il Testo Unico sulla Raccomandazione, per cui nessun iscritto al partito può essere costretto a frequentare seriamente l’università.

Stasera la Santanchè sarà da Napolitano, per giurare come nuova vice premier.

Intanto Alfano, interrogato, non ha passato l’esame. Gli studenti comunicano che continueranno a oltranza la cura Ludovico.

Patrizio Smiraglia